Locarno

Risse a bordo campo macchiano il Torneo scolari

Fra sabato e domenica due incresciosi episodi alla Morettina: adulti esagitati si lanciano minacce di morte e devono essere separati dai presenti

(Archivio Ti-Press)
10 giugno 2024
|

Doveva essere un evento, quello tenutosi nel finesettimana a Locarno, all’insegna dell’allegria e della sportività. Ma tali premesse, al Torneo scolari del Locarnese, sono state sporcate già a partire dai primi calci al pallone. A dare il brutto esempio ai più piccini, stavolta, non qualche giovanissimo calciatore indisciplinato, ma due allenatori adulti che, per motivi ancora poco chiari, hanno iniziato a discutere animatamente vicino al campo da gioco.

A raccontare la vicenda a ‘laRegione’ una mamma, testimone insieme al suo bimbo, di quanto avvenuto. «È successo sabato durante la partita delle 10. Mio figlio doveva giocare più tardi, così nell’attesa ci siamo messi a guardare l’incontro che si stava giocando sul campo D. L’allenatore di una delle due squadre era molto agitato e continuava a inveire contro i propri ragazzi in modo decisamente sopra le righe. A un certo punto, non so perché, ha iniziato a prendersela con l’altro allenatore. Gridava e voleva picchiarlo davanti a tutti quanti. Sono volate parole pesanti, con minacce anche di morte».

Fortunatamente, grazie all’intervento di alcuni genitori presenti, la situazione non è degenerata in una rissa vera e propria. Ma a lasciare particolarmente scossa la nostra intervistata, oltre all’aggressività e ai modi, anche la presenza del figlio di uno dei due. «Il bambino dell’allenatore “aggressore” era presente. Il bimbo implorava piangendo al papà di smetterla – continua la testimone –. Ma lui non lo ascoltava. Per tentare di far tornare in sé l’uomo c’è stato chi gli ha messo in braccio il piccolo urlante. Non è servito a placare l’allenatore. Anzi, con il proprio bambino in braccio tentava ancora di colpire e minacciare l’altro allenatore. Di fronte a scene del genere si rimane scossi. Penso a quel povero bimbo, ma anche a mio figlio, che era talmente scosso da costringerci a tornare a casa. Mesi e mesi di preparazione in vista di un grande evento sportivo all’insegna dell’amicizia, e poi succede questo...».

Ieri in serata è giunta alla redazione la notizia, piuttosto sconcertante: dopo il clamore del caso di sabato, domenica durante una finale se ne è verificato un altro. Anche in questo caso in campo è scoppiato il finimondo, che ha spaventato i bambini e atterrito gli spettatori presenti.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔