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Schianto sul Gottardo, ‘fu un errore di valutazione del meteo’

Conclusa l'inchiesta sull'incidente aviatorio del luglio 2021, in cui perse la vita un 60enne tedesco (solo a bordo) diretto all'Aeroporto di Locarno

In sintesi:
  • I resti del piccolo monomotore vennero localizzati a circa 2'700 metri di quota
  • Le nubi che avvolgevano la cresta alpina impedirono al pilota una perfetta visuale
(Polizia uri-Ats)
7 giugno 2024
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Era atteso all'Aeroporto di Locarno. Ma lui, un cittadino 60enne di nazionalità tedesca, in possesso di una licenza di pilota privato, nello scalo sulle rive del Verbano non è mai atterrato. È morto nello schianto aereo avvenuto domenica 18 luglio 2021 nella zona del San Gottardo. I rottami del velivolo e il suo corpo furono ritrovati solo l'indomani, a 2'700 metri di quota, nell'area delle Gloggentürmli, pochi metri sotto la cresta che segna il confine spartiacque con il Canton Ticino, nelle vicinanze del Lago Sella.
A distanza di tre anni, il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi) ha stilato il suo rapporto d'indagine su questa disgrazia dell'aria. Il piccolo monomotore, un Mooney immatricolato in Germania e partito dal piccolo scalo di Dahlemer Binz, era sparito dai radar di Zurigo attorno alle 16.30, grossomodo un'ora dopo il decollo. Erano subito scattate le ricerche condotte dalla Rega, ostacolate dalla nebbia. I resti dell'aereo erano stati localizzati a tarda notte. I soccorritori giunti sul posto avevano solamente potuto constatare il decesso del 60enne, unico occupante del velivolo. La sua compagna, che avrebbe dovuto viaggiare con lui in direzione del Ticino, era infatti partita il giorno prima in auto.

Nessun guasto meccanico

All'operazione di ricerca del disperso avevano preso parte soccorritori alpini, esercito ed equipaggi di due compagnie di elicotteri private, come pure agenti di polizia urani e ticinesi. Secondo il rapporto degli inquirenti, le condizioni meteorologiche, il giorno dell’incidente, non erano delle più indicate per un volo a vista. Giunto sopra il Lago dei quattro Cantoni il pilota, che aveva una certa dimestichezza col mezzo e quasi 500 ore di volo al suo attivo, aveva proseguito il suo volo ascensionale in direzione del massiccio del Gottardo, circondato da parecchie nubi in quelle ore (le stesse nubi che avrebbero poi rallentato, qualche ora più tardi, l'arrivo degli elicotteri del soccorso). Una mossa, quella del pilota, azzardata (anche se il meteo lasciava presagire un lento miglioramento), che l'ha portato a scontrarsi con il crinale alpino.
L'aereo era dotato di un trasmettitore di emergenza, attivatosi al momento del violento impatto. Non risulta, dall'inchiesta, vi fossero stati problemi di ordine tecnico all'origine dell'accaduto. L'aereo era in perfetto stato.
Fu quindi una valutazione errata dei rischi legati alle condizioni di visibilità a determinare l'incidente.