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Statale Vigezzo, su aperture e chiusure è sovente un rebus

Molti gli automobilisti in transito costretti a far retro front per via dei lavori. La cartellonistica c’è, ma non è (sempre) aggiornata in tempo reale

29 maggio 2024
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La Statale 337 della Valle Vigezzo e i suoi lavori di messa in sicurezza, una vera croce non solo per i frontalieri che quotidianamente raggiungono la nostra regione per motivi professionali, bensì anche per i turisti (e i non pochi ticinesi) in transito diretti in Svizzera romanda o nel Canton Berna. Sull’utilità delle opere, nessuno discute. Ma su tempi, modalità ed effetti collaterali la discussione è sempre attuale. Aperta solamente a precise fasce orarie durante la settimana per consentire gli interventi delle squadre di operai, dovrebbe essere transitabile normalmente, stando alle indicazioni fornite dall’Anas – l’ente che gestisce il collegamento internazionale – nei giorni festivi. Poi succede che, puntualmente, complice la scarsa informazione (dei cartelli stradali sono comunque posizionati a Intragna, Camedo e Ponte Brolla, ma pochi turisti sembrano capire come decifrarli), gli automobilisti in transito si trovino, a metà del tortuoso percorso (e non sempre all’altezza della dogana che segna il confine fra i due Stati), la transenna che preclude il passaggio veicolare. Risultato? Retromarcia, incazzature comprensibili, lunghi percorsi alternativi. Polemiche. Ma può anche accadere l’esatto contrario, e cioè che per svariati motivi (turni di riposo delle squadre, maltempo ecc.) la Statale sia libera da intoppi e che pochi ne approfittino per spostarsi di qua e di là dal confine di Ribellasca/Camedo.

Informazione da migliorare

Consapevole della situazione è il sindaco di Re (nonché lavoratore frontaliere) Massimo Patritti: «In sintesi la strada sarebbe chiusa, come da ordinanza, dal lunedì al sabato compresi. Come Comune abbiamo chiesto e ottenuto che la strada sia aperta nei momenti in cui le imprese non operano e nei periodi in cui riescono a eseguire dei lavori senza dover necessariamente bloccare entrambe le corsie di marcia della carreggiata. Il problema, mi rendo conto, è quasi più per gli svizzeri che, se non opportunamente informati, si sobbarcano tutta la strada delle Centovalli per poi dover tornare indietro. Proprio per questo motivo avevo parlato con le competenti autorità ticinesi per vedere se fosse possibile, tramite i nuovi pannelli informativi posti nelle Terre di Pedemonte e a Golino, pubblicare le informazioni sulla strada in tempo reale. Mi sembra infatti inutile segnalare semplicemente la chiusura dal lunedì al sabato quando poi, per un motivo o per l’altro, il collegamento è transitabile normalmente e gli automobilisti non lo sanno. È un danno anche per le nostre attività e i commerci, dal momento che chi rimane bloccato poi, scornato, da qui non passa più».

C’è poi il problema delle festività, presenti nel calendario svizzero ma che, in Italia, sono state in buona parte ‘cancellate’: «Prendiamo il caso del Corpus Domini di domani; in Italia non sarà giorno festivo quindi la strada sarà verosimilmente chiusa».

Quei canali fai da te per essere aggiornati

Gli italiani, è noto, sono maestri nell’arte di arrangiarsi e l’informazione, fondamentale, almeno a livello di Valle Vigezzo viaggia attraverso un altro canale: i social. «Abbiamo creato in maniera spontanea dei gruppi WhatsApp con oltre mille interessati (soprattutto lavoratori frontalieri, ma vi figurano anche tanti svizzeri) sui quali chi transita dalla Statale o ha informazioni in tempo reale sulla chiusura o meno della strada poi le posta e condivide, rendendo così un servizio a tutti gli automobilisti iscritti. Non di rado, capita infatti che in caso di brutto tempo si possa transitare anche nei giorni feriali di chiusura perché gli operai non lavorano. Informazioni pratiche per chi si deve mettere in viaggio o chi, dal proprio posto di lavoro nel Locarnese, deve rientrare nel corso del pomeriggio in Valle Vigezzo, in modo da evitare lunghi percorsi alternativi come la Cannobina. Discorso che vale anche per la pagina Facebook».

Stando all’ordinanza dell’Anas, nel frattempo, la fase dell’attuale cantiere dovrebbe concludersi il 7 giugno. «Purtroppo in questo mese di maggio ha piovuto tantissimo e i lavori hanno accumulato ritardi. Quindi il provvedimento sarà prolungato. Anas pensava di posticipare il ritorno alla normalità il 19 di luglio; personalmente sono contrario perché è il periodo delle vacanze e molti svizzeri transitano da qui, generando anche indotti ai commerci della valle. Costringerli al collegamento alternativo via Verbania - Brissago significa andare a intasare ulteriormente la litoranea già densamente trafficata durante la bella stagione. Temo che fino al 28 giugno bisognerà comunque fare i conti con le restrizioni in atto».