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Sfidanti e amici: ‘Come sospesi in una sorta di limbo’

Dopo il caso delle schede tritate, faccia a faccia tra i due candidati al sindacato di Ascona: Giorgio Gilardi (Plr) e Maurizio Checchi (Il Centro)

Gilardi e Checchi, una poltrona per due
(Ti-Press)
4 maggio 2024
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Inizio di legislatura complicato ad Ascona, dove sono pendenti alcuni ricorsi al Tribunale amministrativo cantonale (Tram) contro l’esito della votazione per il Municipio dello scorso 14 aprile, per schede finite nel tritacarta. E tra le richieste dei ricorrenti c’è pure l’annullamento dell’elezione del Municipio. In questo contesto particolare, il 12 maggio i cittadini del borgo dovranno tornare alle urne per decidere chi sarà il loro sindaco. Due gli avversari, che si dichiarano sfidanti-amici: il sindaco ad interim Giorgio Gilardi (Plr) e il vicesindaco uscente Maurizio Checchi (Il Centro). Li abbiamo incontrati per un “faccia a faccia” e con loro abbiamo affrontato diversi temi. Primo fra tutti quello della comunicazione.

Ascona è probabilmente l’unico Comune ticinese che non ha dato notizia alla stampa sull’attribuzione dei dicasteri. Come mai?

GILARDI – Non abbiamo dato informazioni perché, in attesa dell’elezione del sindaco, i dicasteri non sono stati assegnati definitivamente. Abbiamo optato per una distribuzione dei compiti provvisoria, visto che l’attività comunale deve poter andare avanti.

Manovre in Municipio: vicesindacato vacante. Per quale ragione?

GILARDI – Per lo stesso motivo. In ogni caso visto il risultato del Plr lo scorso 14 aprile, riteniamo che anche questo seggio spetti a noi.

È vero che i vertici Plr hanno firmato un accordo con Michela Ris (seconda classificata dietro a Gilardi il 14 aprile) del tipo, “ti diamo il vicesindacato se non ti candidi a sindaco nel secondo turno”?

GILARDI – Ris ha accettato la rinuncia al ballottaggio perché per il partito non sarebbe stato sicuramente positivo avere due candidati: è meglio che il gruppo si presenti compatto a sostegno di uno solo.

Checchi si vede portar via la carica di vicesindaco che ha ricoperto per 14 anni. Con quali sentimenti?

CHECCHI – È chiaro che mi girano un po’ le scatole. In questo inizio di legislatura la rivendicazione del Plr è la cosa che mi ha fatto più arrabbiare. Non ho nulla da ridire sull’assegnazione dei dicasteri, che ha permesso agli uscenti di conservare i propri, nel mio caso Pianificazione, Fondazioni e Legati. La questione vicesindacato invece non mi va giù: ho conseguito un ottimo risultato ad aprile e credo che il tandem con Gilardi avrebbe funzionato benissimo.

Anche sulla vicenda delle schede finite nel tritacarta il Municipio non si è mai espresso. A prescindere dalle questioni giuridiche, voi come vivete questa situazione?

GILARDI – Ne avremmo fatto volentieri a meno. Dobbiamo cercare di sforzarci il più possibile per concentrarci sul lavoro del Municipio e lasciare andare la procedura così come deve andare. È ovvio che sia un momento emotivamente forte.

CHECCHI – È assolutamente necessario fare chiarezza in piena trasparenza a tutela dei cittadini e della fiducia nelle istituzioni. Apparire sui media in questa determinata dinamica non fa ovviamente piacere. A noi, nel ruolo di politici locali, ogni tanto pare di galleggiare in una sorta di limbo in attesa che le bocce si fermino.

Da parte del Municipio nessuna comunicazione sul caso?

GILARDI – Si è creato un apparente vuoto istituzionale poiché non possiamo dire niente; e sappiamo che il non-detto apre le porte a speculazioni da parte dei cittadini. Comunque, e in ogni caso, come Municipio dobbiamo curare maggiormente la comunicazione, creando un canale regolare con gli asconesi. Questo è uno degli obiettivi fondamentali della legislatura e siamo coscienti che ci sia margine di miglioramento.

Autorità comunali e contatto con la popolazione: non ritenete sia necessario un maggior coinvolgimento e magari la promozione di processi partecipativi?

CHECCHI – La nostra è un po’ una scelta di continuità: lavorare molto e chiacchierare poco. Il borgo non è così grande è questo ci dà la possibilità di coltivare un contatto diretto con la popolazione.

GILARDI – Ci sono sensibilità e opportunità che non dobbiamo trascurare. Anche per me il contatto con la gente è fondamentale.

Ma quando dal basso vengono manifestate esigenze particolari, come le firme raccolte ad Ascona per istituire una zona dove i cani possano scorrazzare senza guinzaglio, il Municipio dice “no”. Come mai?

CHECCHI – In verità abbiamo avviato verifiche e riflessioni sul tema: non è evidente creare una zona libera per cani. Ce ne sono già vicine a noi, sull’argine del fiume. Il vero motivo del nostro rifiuto è che il Comune non possiede terreni adatti.

Protezione della natura: per la presenza di littorella al Lido e per i prati magri all’ex aerodromo ci sono voluti interventi esterni. L’impressione è che il Municipio non sia molto sul tema. È così?

CHECCHI – Non è vero. Abbiamo fatto molto per essere più “green”. C’è stata la sistemazione del Parco dei poeti, che unisce natura e svago, con spazi intergenerazionali e anche per portatori di handicap; in seguito penso alla rinaturalizzazione, in parte ancora in corso, del riale Brima; il sostegno al ripristino del Parco borromaico del Collegio Papio, che è un polmone verde nel quale è stato curato anche l’aspetto della biodiversità; i vincoli di protezione del Parco Eranos; infine, come Comune, contribuiamo all’attività dell’azienda forestale del Patriziato per la salvaguardia dei boschi e degli spazi verdi.

GILARDI – Il Comune per forza di cose deve collaborare con Patriziato e Parrocchia locali che sono proprietari di importanti aree verdi ad Ascona. Noi, nel frattempo, procederemo anche a riqualificare il piazzale autosilo, con zone d’ombra e piante.

Uno dei maggiori problemi del Borgo è quello demografico, con un costante aumento dell’età media (secondo i dati del 2023, il 33 per cento degli abitanti ha 65 anni o più). Perché il Municipio non fa un granché per avvicinare giovani e famiglie?

GILARDI – Ci sono diverse questioni. La più complessa è l’accesso ai terreni per edificare abitazioni primarie, che sono rari e costosi. Per compensare l’affitto più caro o l’ipoteca più alta, possiamo incentivare il più possibile la qualità dei servizi, anche quelli di accudimento fuori dall’orario scolastico, per favorire la conciliabilità scuola-lavoro, pure nel periodo estivo. Infine occorre affrontare il tema degli alloggi a pigione moderata, un’operazione da concertare con Parrocchia e Patriziato.

CHECCHI – L’aspetto dei servizi per le famiglie è fondamentale e siamo uno fra i Comuni in Ticino che più investe per i propri allievi. Il vero problema è l’esplosione dei prezzi delle proprietà immobiliari nel Borgo, che sono difficilmente accessibili. E mancano anche i posti di lavoro.

Diminuzione moltiplicatore: sì o no? Quali gli effetti che potrebbe avere una riduzione del carico fiscale?

CHECCHI – Per noi il discorso interessante è la differenziazione del moltiplicatore tra persone fisiche e persone giuridiche che potrà venir applicata dal 2025, e in questo senso stiamo facendo le nostre verifiche. Un aspetto che ci può preoccupare, invece, è che la maggior parte delle entrate arriva da pochi contribuenti.

GILARDI – Il 60 per cento dei nostri abitanti paga dai 500 franchi in giù di imposte all’anno. Per loro una riduzione del moltiplicatore è ininfluente. È meglio mantenere il carico fiscale e utilizzare le entrate in modo mirato per chi ha bisogno e per conservare un alto livello dei servizi. Infine, restano le incognite di Ticino 2020 e del voto di giugno sulla Riforma fiscale.

Se dovesse diventare sindaco, quale sarebbe l’impronta politica che darà al Comune?

GILARDI – Il Municipio dev’essere un partner importante per i settori del turismo e del commercio; settori attorno ai quali gira la vita del comune. Dobbiamo costruire assieme ai portatori di interesse la politica culturale e turistica. Se i progetti sono condivisi sin dall’inizio hanno più probabilità di avere successo. Allo stesso modo vanno sostenute le realtà associative in ambito sportivo e culturale, creando un dialogo con loro.

CHECCHI – Dobbiamo portare avanti progetti che abbiamo già votato e che sono stati approvati. Per il futuro, il Municipio dovrà continuare ad assumere il ruolo di partner attivo, collaborando con altri enti, per lo sviluppo e la salvaguardia del nostro territorio, che è particolare, con tutti i suoi contenuti, primi fra tutti turismo e cultura. Senza dimenticare le persone che si trovano in difficoltà e che vanno aiutate. Ma neppure va trascurata la componente germanofona, che è una nostra peculiarità e che è ancora poco rappresentata.