In prima assoluta lo spettacolo del 6 luglio sul lungolago, grazie alla tecnologia, sarà in versione piromusicale. Per i droni, troppi gli ostacoli
“Luci e Ombre”, lo spettacolo pirotecnico che colora, tutte le estati, il lungolago di Locarno-Muralto richiamando decine di migliaia di spettatori si fa... piromusicale. Le variopinte luci e i botti in rapidissima serie che la sera del 6 luglio accenderanno il golfo di Locarno saranno, infatti, sincronizzati, in prima assoluta per il nostro cantone (sulla falsariga di quanto proposto sui laghi a Ginevra, Rapperswil e Zurigo), su una base musicale che renderà lo show ancora più unico e sensazionale. L’annuncio del nuovo e suggestivo spettacolo arriva direttamente da Marco Maggi, alla testa dell’Ente iniziative del Locarnese, che in questo evento focalizza, come ogni anno, la propria ricca e variegata programmazione. Grazie alla tecnica e a speciali programmi software utilizzati al computer, lo sparo di un determinato artificio pirotecnico è abbinato a un brano installato dall’operatore. La perfetta coincidenza tra nota musicale e fuoco d’artificio è sinonimo di forti emozioni. Parliamo insomma di una performance di mezzora di grande potenza, resa possibile dalla posa, in cinque punti del lungolago, di speciali torri munite di casse e altoparlanti. Un impianto audio che sarà piazzato già il mercoledì precedente la scadenza (annotare le date del 4, 5 e 6 luglio), un giorno prima, cioè, del fatidico via alla tre giorni di animazioni (gastronomia, musica, spettacoli artistici e molto altro ancora), in modo da fare da sottofondo all’apertura degli stand e da fornire, ai presenti, le informazioni di servizio.
Ma non è tutto: dopo le impressionanti (e assordanti) evoluzioni acrobatiche del caccia F/A-18 dell’edizione 2023, quest’anno ‘Luci e Ombre’ rilancia con un altro show aereo: si potrà nuovamente ammirare il display dell’elicottero Super Puma delle Forze Aeree, come pure il PC-7 Team, la pattuglia acrobatica ‘sorella minore’ (ma non per questo meno valida) della Patrouille Suisse. Anche in questo caso, una mezz’oretta di evoluzioni da tenere tutti con il naso all’insù, in attesa dei fuochi. Da definire, ancora, la presenza, in zona Giardini Arp, di una collezione di auto sportive del passato dei piloti ticinesi Clay Regazzoni e Silvio Moser.
La macchina organizzativa, conferma Maggi, è al lavoro da tempo (visto che poi il ricco calendario di proposte dell’Ente non conosce pausa): «Siamo ormai alla 28esima edizione e l’evento suscita un interesse crescente. Quest’anno HotellerieSuisse, che ci sostiene finanziariamente, ci ha invitato a estendere oltre Gottardo la nostra promozione. Siamo naturalmente grati a tutti i Comuni rivieraschi e collinari che ci sostengono e all’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, nostro principale sponsor (con 76mila franchi all’anno) senza i quali sarebbe ovviamente impossibile pensare di proporre un evento di questa portata (230mila franchi solo lo spettacolo piromusicale)».
Altro aspetto che gli organizzatori hanno tenuto in considerazione, quello ambientale. Il Comune di Tenero-Contra, in particolare, sensibile al tema, si è chiamato fuori dalla sponsorizzazione e ha invitato i promotori a valutare l’impiego dei droni per lo spettacolo: «Ci siamo chinati sulla richiesta del Municipio, ma purtroppo sono diverse le criticità che non rendono possibile, allo stato attuale della tecnica, questa nuova ‘versione’ di Luci e Ombre. A cominciare dai costi (a Ginevra, dove è stato proposto in occasione di “Feu Ô Lac”, la Città ha speso circa 1,3 milioni di franchi); poi c’è la questione logistica: far decollare, da un campo nelle vicinanze, decine e decine di droni non è evidente; le regole di sicurezza sono severe, essi non possono sorvolare la folla e nessun natante è autorizzato a stazionare nelle vicinanze. Farli giungere da zone discoste lontane dal golfo è impensabile; se poi la meteorologia fa le bizze (pensiamo al vento o alla pioggia) i droni restano... incollati a terra. Non da ultimo, lo spettacolo sarebbe di durata limitata e godibile unicamente a coloro che sono presenti sul lungolago. Le migliaia di spettatori che dall’alto della collina vorrebbero ammirarlo, non vedrebbero che una piccola parte delle evoluzioni luminose. Purtroppo, visti gli inconvenienti, al momento non vale la pena tentare questa carta».
Sempre in tema rispetto dell’ambiente, da segnalare pure il ricorso a razzi costruiti con involucri biodegradabili che, una volta caduti in acqua, in un breve lasso di tempo si scompongono senza inquinare. Un brevetto de La Pirotecnica Sagl di Colombo che sta suscitando l’interesse di altre ditte del settore.