Locarnese

A Brissago il vicesindaco è Fabio Solari

Attribuiti i dicasteri. L’auspicio della neosindaca Veronica Marcacci Rossi: ‘Creare un clima positivo e lavorare per il bene comune’

24 aprile 2024
|

Il nuovo Municipio di Brissago ha prestato giuramento martedì 16 aprile di fronte al giudice di pace del Circolo delle Isole, Stanislao Pawlowski. Nella sua prima seduta, avvenuta lunedì 22 aprile, l’esecutivo ha proceduto alla nomina del vicesindaco, carica attribuita a Fabio Solari (della lista Scelta civica per Brissago), e alla ripartizione dei dicasteri.

«Ora l’obiettivo è quello di creare un clima positivo in seno al Municipio per poter lavorare in armonia nei prossimi quattro anni – afferma la neosindaca Plr Veronica Marcacci Rossi, che avrà la competenza di Amministrazione generale ed Educazione –. Sono molti i progetti da realizzare e completare su vari fronti. Sono fiduciosa che, nel massimo rispetto delle persone e delle diverse opinioni, saremo in grado di collaborare efficacemente e trovare la convergenza necessaria per raggiungere importanti obiettivi nell'interesse di Brissago e dei suoi cittadini».

Il già citato Solari sarà responsabile del Dicastero sviluppo economico e finanze, mentre le altre suddivisioni sono le seguenti: Alessio Franconi - Edilizia privata, Sport, Manifestazioni; Reto Repetti - Territorio, Servizio approvvigionamento idrico e Informatica; Giovanni Chiappini - Pianificazione e Socialità; Ottavio Palmieri - Cultura e Sicurezza; Loris De Gol - Opere pubbliche e Servizio porti comunali.

La nuova legislatura sarà una sfida impegnativa per un Municipio che ha diversi volti nuovi, e per Veronica Marcacci Rossi, eletta per la prima volta tre anni fa, che ora si trova alla guida del Comune. «In cuor mio speravo in questo risultato, che mi rende felice, ma sinceramente non me l’aspettavo – aggiunge la sindaca –. Mi rendo conto di aver raccolto un testimone importante da un sindaco di lunga esperienza come Roberto Ponti, e mi impegnerò con tutta me stessa per il bene di Brissago cercando di dare la mia impronta, ma sempre in modo aperto e collaborativo, facendo tesoro di quanto ho imparato in questi tre anni».