Locarnese

Gambarogno, al banchetto dei 5 seggi abbandonati dai socialisti

La Sinistra non ha presentato candidati per il Consiglio comunale: ne beneficiano quasi tutti

Cristina Zerbola
(gambarogno.ch)
15 aprile 2024
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Il gruppo Socialisti-indipendenti-ecologisti, che in Gambarogno ha confermato la municipale Cristina Zerbola, non ha presentato una lista di candidati per il Consiglio comunale, perdendo così i cinque seggi che aveva conquistato nel 2021. Gli stessi sono stati inglobati da tre dei quattro partiti che si sono presentati alla corsa per il rinnovo del legislativo. Primo fra tutti Il Centro, che è passato dai 7 seggi del 2021 a 9 seggi (più 8,56 per cento di preferenze); ne hanno approfittato anche “Per Gambarogno-Udc” (da 3 a 5 seggi, più 6,85 per cento) e Plr (da 12 a 13 seggi, più 2,2 per cento). Dal banchetto è rimasto escluso Uniti per Gambarogno (già Lega), che ha marciato sul posto, confermando 3 seggi.

Come già per il Municipio, anche per il Consiglio comunale i liberali radicali hanno fatto la parte del leone, ottenendo una buona maggioranza. Tra le fila del partitone troviamo anche il candidato che ha ottenuto il miglior risultato: si tratta di Ivo Studhalter, con 1'166 voti.

La municipale resta senza un gruppo d'appoggio

A questo punto si è creata in Gambarogno una situazione che sicuramente ha pochi eguali in Ticino: la municipale Zerbola si ritrova senza un suo gruppo d'appoggio in Consiglio comunale. Come riuscirà la capadicastero Educazione e socialità a gestire la legislatura? «Sarà qualcosa di inedito, certo, ma non credo che si trasformerà in una missione impossibile. All'interno del Municipio collaboriamo nel segno della collegialità e quindi potrò portare avanti i miei progetti. Gli stessi, quando sarà il caso, dovranno poi essere sottoposti al Consiglio comunale per l'approvazione e la concessione dei relativi crediti». E a quel punto cosa succederà? «Immagino che se i progetti saranno validi potranno superare facilmente l'ostacolo: a mio avviso si lavora per il bene del Comune e quindi occorre saper guardare al di là dello steccato partitico».

Come mai si è creata questa situazione? «I socialisti non avevano candidati per una lista di Consiglio comunale e, a un certo punto, la sezione ha ventilato l'idea di rinunciare anche al Municipio. Io, invece, ho voluto provarci, per poter portare avanti proposte a favore dei giovani e degli anziani del Gambarogno. Sono riuscita a confermare il seggio in Municipio e resto convinta che ne valeva la pena, proprio pensando ai ragazzi, ai bimbi e a tutte le persone che traggono beneficio da questi miei progetti».