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‘Ci distanziamo’. Maggia, la Lega rompe con l’Udc

Volantino del movimento locale: ‘Modi irrispettosi e personalismi’. La replica: ‘Polemiche sterili. Si tirano la zappa sui piedi’

Maggia
(Ti-Press)
2 aprile 2024
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La Lega dei Ticinesi di Maggia non sosterrà più l’Udc nella corsa alla conferma di un seggio della destra in Municipio. O almeno questo è quanto la sezione della Lega sostiene in un volantino dai toni decisamente piccati, distribuito ai fuochi del comune e in cui annuncia appunto la separazione dai democentristi.

Sgambetto ‘fatto di proposito’

Sotto il titolo “La Lega non è l’Udc” viene ricordato che in vista d’aprile i due schieramenti avevano deciso di correre in solitaria per il Consiglio comunale, ma nella stessa lista per il Municipio. Tuttavia, “curiosamente, nel comune di Maggia sono comparsi di recente striscioni contenenti unicamente la sigla Svp-Udc con chiari riferimenti sottintesi alquanto dubbiosi verso la Lega dei Ticinesi e in particolare verso il municipale leghista in carica (Aldo Pedroni, ndr). Su questi striscioni non sono dunque presenti nomi di lista completi ufficialmente candidati al Municipio. Tutto di proposito quindi: come allora non concordare dall’essere stati definiti ‘i simpatici alleati’”. Pertanto, “il popolo leghista si compatterà a difesa del proprio municipale”, dice la Lega riferendosi all’unico candidato leghista all’esecutivo – ovverosia Joël Quattrini – nel lotto di candidati completato da quattro esponenti Udc (l’attuale primo cittadino Simone Franceschini, il presidente sezionale Ermes Agostini, Aram Berta e Nadja Lotti). La conclusione leghista è quella di “distanziarsi da questi modi irrispettosi di fare politica e campagna elettorale, quando davanti al bene del cittadino e alla lotta di area vengono messi dei personalismi”. Lega che “non vuole più definitivamente avere nulla a che fare” con l’Udc.

Il leader democentrista: ‘Non hanno argomenti validi’

Unione democratica di centro che, sollecitata da “laRegione”, prende posizione con il presidente del legislativo e candidato al Municipio Franceschini: «Il motto della Lega era ‘mei la zapa che la lapa’; beh, qui mi sa tanto che si stanno tirando loro stessi la zappa sui piedi. Non entro nel merito di dinamiche che partono da personalismi. Noi non desideriamo alimentare polemiche sterili e di basso livello. Se qualcuno deve incentrare una campagna elettorale sul tentativo di denigrare qualcun altro significa che non dispone di argomenti validi».