Brillanti risultati al recente torneo internazionale di Marvila. Ma per poter allenare bene i numerosi giovani guantoni l'attuale infrastruttura non basta
Splendida affermazione internazionale per il movimento pugilistico del Boxe Club Locarno (Bcl) che, impegnato con i propri atleti (8 in totale, di cui uno proveniente in prestito dal Boxe Club Baden) nell'Open Boxe Marvila, svoltosi dal 16 al 18 febbraio, ha colto 6 ori e la vittoria finale per nazioni, precedendo i padroni di casa (5 ori) e la nutrita concorrenza internazionale (oltre alle due rappresentative citate, erano presenti atleti da Francia, Spagna, e Capo Verde). In gara pugili delle categorie junior, cadetti, senior élite dai 57 agli oltre 92 kg di peso. Soddisfazione incontenibile per il presidente e coach del Boxe Club Locarno, Americo Fernandes: «Questa è una nuova squadra di ragazzi talentuosi che sta crescendo. Stiamo lavorando con tantissimi giovani e a breve altre 9 licenze porteranno al debutto sul ring altrettanti ragazzi tra i 15 e i 18 anni di età». Le esperienze estere e nazionali non conoscono sosta: i portacolori del Bcl sono stati impegnati, da allora, a Zurigo e Lecco; un bel carico di stress e lavoro anche per chi li prepara e segue all'angolo: «Sì è stato molto impegnativo, ma per i ragazzi potersi confrontare con coetanei di altri club e scuole pugilistiche è importante per la loro crescita sportiva. C'è solo da imparare».
Molti, intanto, i ragazzi che si avvicinano pieni di entusiasmo a questo sport. La palestra è diventata un riferimento nella zona, avendo fatto crescere un bel numero di pugili che offrono l’immagine di una gioventù dalla faccia pulita, capace di essere agonista nel segno del rispetto reciproco. Ma vi entrano pure ragazzi che hanno bisogno di una guida, uno stimolo, una motivazione per emergere e lasciarsi alle spalle, mese dopo mese, uno stile di vita poco corretto. Il problema è che ora questo spazio di allenamento è diventato troppo piccolo.
«Purtroppo non abbiamo a disposizione un'altra sala, eccezion fatta, una volta la settimana, per la palestra della Peschiera. Non siamo ancora riusciti a trovare un'alternativa. Dobbiamo stringerci e cercare di allenarci in condizioni precarie nella nostra sede (impossibile ad esempio portare simultaneamente più atleti a fare dello sparring su un ring) che ha dovuto fare i conti con l'allagamento e la grandinata dello scorso mese di agosto. Siamo ancora in attesa della sistemazione dei pavimenti. La Città, proprietaria degli spazi, deve ancora comunicarci cosa intende fare. A oggi la palestra conta già numerosi tesserati sia amatori, sia agonisti, nonché una cospicua presenza di atlete femminili. Con una quarantina di ragazzi da seguire, capirete che non è facile. Senza dimenticare che ci sono anche i nostri pugili professionisti (come Georgi Svechev, di scena a Berna il 29 marzo e Riccardo Nasser, che dopo un periodo di pausa si è rimesso a sudare in palestra), che per arrivare a un incontro al top della forma devono allenarsi tutti i giorni».
Un bel movimento agonistico, quello di Americo Fernandes e del suo prezioso staff di collaboratori, che fa ben sperare. In più ci sono tante altre attività che avvicinano i giovani a questo mondo, come la “Light Boxe”, nella quale non ci sono contatti o sono minimi e l’arbitro valuta la tecnica pugilistica non il colpo che va a segno. E proprio questa disciplina, nota anche col nome di ‘Light contact’ (o, in Francia, come Boxe éducative) sarà al centro di un particolare evento all'aperto che si terrà in occasione della Notte Bianca, il prossimo 8 giugno: gli assoluti svizzeri di questa disciplina, categorie fino ai 18 anni. Oltre a questa pratica sportiva, non mancheranno naturalmente gli incontri classici di boxe. Ma prima di arrivare a questa scadenza, spazio alle sfide valide per la ‘Cintura ticinese’, a fine mese (23-24 marzo). Combattimenti in programma alla Peschiera, con già un'ottantina di atleti iscritti. A dimostrazione di come l'appuntamento stia prendendo piede, grazie anche ai premi che mette in palio.
Emozioni e nuovi talenti in crescita, per il movimento pugilistico ticinese e nazionale, tuttavia alle ormai prossime Olimpiadi di Parigi probabilmente la Svizzera dovrà accontentarsi di assistere alle gare degli altri da bordo ring: «Ho avuto modo di seguire a Busto Arsizio un raduno pugilistico che assegnava posti per i giochi olimpici. Purtroppo anche le due ragazze svizzere promettenti sono usciti sconfitte dal rettangolo. Ci sarà l'ultima possibilità di staccare un biglietto per Parigi in maggio, a Bangkok. Il livello tecnico della concorrenza è elevato, corriamo il rischio di rimanere fuori. Speriamo in una bella sorpresa» – conclude il tecnico locarnese.