Il Municipio propone di scendere dal 78 al 76 per cento, ma un emendamento chiede di abbassarlo fino al 73.
A Muralto sarà battaglia sul moltiplicatore d’imposta. Il prossimo 11 marzo il legislativo discuterà i preventivi 2024 del Comune, con la proposta del Municipio di abbassare la pressione fiscale: dall’attuale 78 per cento dell’imposta cantonale al 76 per cento. Ma Muralto Democratica vuole di più: porterà in aula un emendamento per scendere fino al 73 per cento.
Le motivazioni sono illustrate dai firmatari della richiesta (Bibiano Monotti, Gugliemo Braguglia, Monique Fransioli-Ignazio, Flavio Magri e Gian Luigi Varini): “I costi della gestione corrente del Comune devono essere maggiormente contenuti. Il disavanzo dei preventivi è da ridurre con una maggiore attenzione alla spesa pubblica”, spiegano, riferendosi non tanto ai costi imposti dal Cantone, quanto a quelli generati da decisioni municipali. Un esempio: la convenzione con la polizia di Locarno, introdotta nonostante il legislativo non l’abbia approvata così come presentata nel messaggio municipale (spesa: 250mila franchi annui). Pur non dichiarandosi chiusi alle collaborazioni, nell’emendamento si punta il dito sulla “partecipazione ben secondaria del rappresentante comunale” di Muralto.
Viene inoltre posto l’accento sulla necessità di evitare referendum (561 firme raccolte per viale Cattori) e petizioni (quasi 4’000 sottoscrizioni per viale Cattori, 170 per un’antenna 5G), con una migliore comprensione dei bisogni dei cittadini. Ma anche di puntare sulla conciliazione nell’ambito del rilascio dei permessi di costruzione e “una maggiore attenzione nel rigore a rispettare le normative di legge” per contenere la spesa dei contenziosi. Tutto ciò porterebbe a sostanziosi risparmi.
Ma “la voce principale, delle spese di gestione corrente, che l’Esecutivo può controllare è quella legata al personale”, stando ai firmatari dell’emendamento. Il caso concreto: “Mal si comprende la necessità di avere un segretario comunale al 100 per cento come chiesto nel bando di concorso” quando funzionava un part-time. “Questo non fa che incrementare i costi a carico dei contribuenti”.
Un ulteriore aspetto sottolineato è legato al confronto con altre località del Locarnese: “Si può far certamente riferimento, per analogia territoriale e gestionale, a Orselina e ad Ascona. Entrambi da anni presentano un moltiplicatore al 75 per cento. Una chiara e inequivocabile dimostrazione che è possibile gestire il comune con una maggiore attenzione alle spese della gestione corrente”. Consiglieri comunali di Ordine e progresso hanno presentato una mozione per uno studio sull’adeguamento del moltiplicatore delle persone giuridiche: “Ciò dimostra che si ritiene esserci possibilità di ridurre le necessità di prelievo d’imposta”. Tuttavia “a Muralto la conformità territoriale, ma anche lo stesso piano regolatore non prevede aree di insediamento per attività industriali, artigianali e simili. Per contro si registra un grande fervore edilizio con progetti abitativi. I comparti ex Sant’Agnese, Beaurivage e stazione (progetto Renzetti, progetto Botta), sono solo alcuni esempi che già dimostrano il potenziale di sviluppo immobiliare. È nell’ottica di questo sviluppo che il Comune deve pensare non alle persone giuridiche, che sono presenti in ridottissima misura, ma alle persone fisiche, rendendosi attrattivo per loro anche dal profilo dell’imposizione fiscale”.
Infine un accenno alla questione del Piano finanziario (Pf). Muralto Democratica stigmatizza la mancata discussione sul tema in Consiglio comunale e segnala che il relativo documento non è stato pubblicato sulla pagina internet del Comune. “La mancanza del Pf correttamente allestito a inizio legislatura, non presentato e discusso dal legislativo, determina l’assenza di progettualità ben evidente da ormai più legislature. È pertanto inutile spremere i cittadini per raccogliere liquidità da investire in progetti che mai trovano una concreta realizzazione”.
Più avanti: “In tutte le precedenti legislature il Municipio, sempre a maggioranza Ordine Progresso e indipendenti, ha mantenuto un moltiplicatore anche oltre l’80 per cento senza realizzare opere di rilievo e importanza sul territorio comunale. Risultano tanti studi eseguiti ma finiti poi nei cassetti”. Ergo: “È tempo di ritornare la liquidità ai cittadini. Qualora poi si decidesse finalmente di effettuare degli investimenti allora si potrà valutare un eventuale adeguamento del moltiplicatore comunale”.