Il Municipio risponde all'interrogazione di LiSA che chiedeva di apportare dei correttivi alla rinnovata stazione di Verscio
Sarà sicuramente funzionale, ma di certo non raccoglie l’unanimità dei consensi quanto a estetica. Stiamo parlando della rinnovata stazione ferroviaria delle Fart, a Verscio. Un cantiere, quello concluso di recente, che negli scorsi mesi è finito al centro di un’interrogazione del gruppo rossoverde LiSA, il quale ha chiesto lumi al Municipio su alcune scelte adottate dai progettisti ed evidenziato “l’eccessiva cementificazione” dell’infrastruttura ferroviaria a scapito del verde.
Nella sua risposta, il Municipio fa innanzitutto sapere di aver avuto modo di visionare, a suo tempo, il progetto sottopostogli dalle Fart e di aver avanzato delle precise richieste. Tra queste, ricorda l’Esecutivo, il posteggio (in parte pubblico) di fronte allo stabile della ditta Gobbi A+T e le pensiline per le biciclette. Queste ultime (previste dal PALoc 4) nel progetto iniziale non erano infatti contemplate. Seppur non sussista l’obbligo di posarle, le Fart si sono dette disposte a entrare nel merito e di trovare delle soluzioni integrando le tettoie per le due ruote, laddove possibile, sui propri sedimi. Per quanto attiene il problema dell’assenza di alberature e l’eccessivo ricorso al cemento, la Fart è stata chiara: vi è la necessità di ricorrere a materiali che per funzione e caratteristiche devono resistere alle intemperie e al calpestio (cemento e asfalto in primis). Si tratta di uno standard che viene applicato a tutte le stazioni ferroviarie della Svizzera e non si fanno eccezioni. Il Municipio in occasione di un prossimo incontro con le Fart, cercherà comunque di ottenere una maggior presenza di verde e, sempre a livello estetico, delle soluzioni decorative (magari, perché no, con dei murali decorativi) che possano alleggerire il peso dei freddi muri in cemento armato realizzati dai due lati della linea ferroviaria. Anche l’illuminazione scelta dai progettisti aveva suscitato perplessità (c’è chi, scherzosamente, paragonava i marciapiedi illuminati a una pista d’atterraggio per aerei di linea). Ora che l’intensità delle lampadine è stata sensibilmente ridotta, il problema sembrerebbe rientrare.
In conclusione, ricordando come l’adeguamento dell’infrastruttura ferroviaria alla Legge disabili e l’aggiornamento della tecnica per consentire il passaggio di treni più lunghi e a maggior frequenza siano all’origine di questo intervento importante sulla ‘vecchia’ stazione di Verscio, l’amministrazione non nasconde che l’impatto del cantiere sia risultato ‘importante’. Un’area che è dunque fortemente cambiata rispetto al passato malgrado non sia inserita in un contesto prettamente urbano.
In queste settimane, intanto, sono iniziati i lavori di aggiornamento infrastrutturale alla stazione di Cavigliano, dove dovranno pure essere abbattute le barriere architettoniche, modificati i marciapiedi e rivista l’impiantistica legata alla sicurezza. A Tegna, invece, sono in pubblicazione all’albo in questi giorni i piani per la realizzazione del secondo binario, necessario per garantire la futura cadenza semi-oraria delle corse della Centovallina.
Sempre la Ferrovia Vigezzina-Centovalli, che quest’anno festeggia cento anno, è stata nominata “treno del mese” sull’edizione online del quotidiano britannico ‘The Guardian’, che la celebra attraverso un lungo articolo della giornalista Nicky Gardner, intitolato “A dramatic ‘back door’ into Switzerland through the Italian Alps”.
Il viaggio raccontato da Gardner – coautrice di ‘Europe by Rail: The Definitive Guide’, la cui 17ª edizione sarà pubblicata a metà febbraio e rappresenta una vera e propria Bibbia per gli appassionati di turismo ferroviario in Europa – parte da Domodossola dove, invece di proseguire verso il Vallese, con i treni più rapidi che collegano il capoluogo ossolano a Briga, la giornalista sostiene che “chi non ha fretta può fare molto meglio svoltando a destra da Domodossola, poi puntando verso est lungo le colline per trovare una bellissima strada secondaria verso la Svizzera utilizzando una ferrovia rurale transfrontaliera”.
«Non è la prima volta che un prestigioso media internazionale dedica ampio spazio alla nostra ferrovia – dichiarano i direttori delle due società di gestione, per l’italiana Ssif Matteo Corti e per la svizzera Fart Claudio Blotti –, ma è per noi sempre un’emozione forte leggere reportage come questi, così curati, vissuti in prima persona, che ben rappresentano la nostra ferrovia, le sue peculiarità. Siamo dunque onorati per questa vetrina mediatica, che siamo certi potrà catturare l’attenzione dei viaggiatori britannici, già molto affezionati alla nostra ferrovia e al Lago Maggiore. La Ferrovia Vigezzina-Centovalli consolida la propria posizione di attrattore turistico e mediatico, in grado di catturare l’attenzione internazionale anche sui territori che ogni giorno dal 1923 i nostri treni attraversano e valorizzano».
L’articolo del Guardian si aggiunge dunque alla sempre più nutrita rassegna stampa nazionale e internazionale di cui può fregiarsi la ferrovia gestita dalle due società, Ssif e Fart, che guardano al futuro con nuovo slancio – in arrivo nuovi convogli che andranno a modernizzare la flotta – e con tante iniziative. A tal proposito, le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi sottolineano che è in corso proprio in queste settimane la promozione “Inverno per 2”, che permette di viaggiare in due pagando un solo biglietto, e che sono in arrivo i dettagli di iniziative primaverili. Informazioni e acquisto online su www.vigezzinacentovalli.com.