Locarnese

Plr, per la conferma dei tre seggi torna in campo Elena Zaccheo

L'ex consigliera comunale e prima cittadina è in corsa per il Municipio unitamente a Pini, Silacci, Merlini, Panizzolo, Bredice e Signy

I sette candidati all’esecutivo di Palazzo Marcacci
(studioalma)
16 gennaio 2024
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La conferma dei tre seggi in Municipio e del sindacato che sarà lasciato vacante da Alain Scherrer, con una squadra di candidati in gran parte già conosciuti, che si distingue per la presenza di 3 donne; fra esse, un “pezzo da novanta” della Locarno liberale radicale: Elena Zaccheo, già lungamente attiva in politica e radicatissima nel tessuto sociale cittadino anche in qualità di già direttrice delle scuole comunali e attuale membro permanente dell’Autorità regionale di protezione.

Un pezzo di storia politica

È una lista importante, quella per l’esecutivo presentata martedì sera a Palazzo Marcacci dalla Sezione Plr di Locarno in vista delle comunali d’aprile. La sorpresa più importante riguarda appunto il rientro nell’arena politica di Elena Zaccheo, che già l’aveva calcata dalla metà degli anni ‘80 fino a una decina d’anni fa, come consigliera comunale e anche, in un’occasione (nel ’96) come prima cittadina di Locarno.

Sulla carta, potrebbe dunque essere lei, la principale avversaria del municipale uscente e grande favorito Nicola Pini nella corsa alla poltrona oggi occupata da Scherrer. Pini, forte di un’ottima elezione nel ‘21 (secondo per preferenze soltanto al sindaco) e dell’esperienza politica maturata a livello cantonale come granconsigliere (e anche primo cittadino ticinese) dovrà dunque giocarsela con un’esponente di spicco, di una generazione precedente, il cui ritorno in campo appare in ogni caso come una mossa utile, e forse decisiva, per blindare il terzo seggio liberale radicale.

Simone Merlini ci riprova

Con Pini e Zaccheo – tolti i due uscenti e non ricandidati Scherrer e Davide Giovannacci – ai cancelletti il Plr presenta altri due esponenti di spicco delle sue file: i consiglieri comunali Mauro Silacci e Simone Merlini. Il primo è capogruppo in Consiglio comunale e membro della Gestione; commissione in cui siede del resto anche il secondo, che in più può vantare una breve esperienza in Municipio, fino alle scorse elezioni differite, dopo il ritiro anticipato di Niccolò Salvioni. Completano il lotto di 7 candidati un altro consigliere comunale in carica – Luca Panizzolo, membro della Legislazione, nonché artigiano, esercente e imprenditore – e due ulteriori esponenti del gentil sesso: Nadia Bredice, educatrice sociale e pubblicamente conosciuta in quanto presidente dell’Assemblea dei genitori dell’Istituto scolastico di Locarno, nonché Vanessa Signy, classe ’87, la più giovane del gruppo, attiva professionalmente in ambito sanitario.

La lista di aspiranti al Consiglio comunale è invece formata, al momento, da 38 persone, fra le quali non figurano più l’attuale primo cittadino di Locarno Marco Bosshardt, Andrea Barzaghini, Martina Ghielmetti e Karin Cerini. Fra i dati salienti, uno significativo è quello riguardante gli uscenti, che sono soltanto 9. Dentro un “range” ai cui estremi troviamo il candidato più giovane con i suoi 27 anni e quello più anziano, 80enne, l’età media è di 42 anni (46 quella degli aspiranti municipali); gli “under 35” sono 15 e oltre 40 le associazioni rappresentate. Complessivamente, comprese le tre in corsa anche per il Municipio, le donne in lista per il legislativo sono 7.

Durante l’assemblea il presidente sezionale (e ricandidato al legislativo) Stefano Lappe – così come il consigliere nazionale Simone Gianini, presidente del giorno – ha ringraziato il sindaco partente per i suoi 24 anni di militanza politica in Città: «In un’epoca in cui la politica è spesso caratterizzata da populismo e da retoriche aggressive, in cui le personalità politiche sono spesso prive di autenticità e di ideali forti, si possono scegliere due vie nel far politica: quella del conflitto perenne, dei toni esasperati, delle strumentalizzazioni e dell’opportunismo più cinico, oppure quella del dialogo, alla ricerca di una soluzione comune – ha scandito Lappe –. Alain ha scelto, un po’ controcorrente, questa seconda via. Ed è per questo che il tratto che ci sembra meglio lo caratterizzi è la gentilezza».

Il saluto (commosso) di Alain Scherrer

Pronta, durante i lavori, è giunta la replica del sindaco, che visibilmente emozionato ha ripercorso gli esordi in politica, ricordato tutti i colleghi municipali passati e presenti e sottolineando in particolare l’importanza di una figura come quella di Carla Speziali (presente in sala) che l’aveva preceduto, tracciandone la traiettoria alla testa dell’esecutivo.

Significativo anche il commiato del Plr da Davide Giovannacci, il secondo esponente di peso che ha scelto di lasciare la stanza dei bottoni. A proposito di Giovannacci, Lappe ne ha sottolineato i 16 anni di politica attiva, «soprattutto – ha considerato – nella conduzione finanziaria e nell’intervenire a togliere diverse castagne dal fuoco della politica cittadina».

Quanto all’agenda politica liberale radicale, Lappe ha messo l’accento sulla scelta di non operare nessun “usa e getta” con i candidati: «Al termine delle elezioni, anche in caso di non elezione, essi verranno coinvolti dal partito affinché le proprie competenze possano essere messe a beneficio del Plr e della Città». Degli obiettivi ha infine parlato il vicepresidente sezionale Orlando Bianchetti: «Il Plr guida Locarno da più di 100 anni e intende continuare a portare avanti i grandi progetti per la Città, permettendole di evolvere e trasformarsi, mantenendo un sano equilibrio finanziario e promuovendo uno sviluppo sociale, culturale, territoriale ed economico di cui tutti possano beneficiare».