Locarnese

Aggregazione con la città, per Losone ‘dialogo aperto’

Sindaco (Plr) e vicesindaco (Il Centro) sposano le tesi del candidato al Municipio di Locarno Claudio Franscella (Il Centro)

In sintesi:
  • Obiettivo dichiarato quello di creare un comprensorio unito
  • Sull'altra sponda della Maggia ‘aperti alla discussione’
Ponti (anche metaforici) tra le due sponde della Maggia
(Ti-Press)
12 gennaio 2024
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“Concretamente penso a un primo importante passo aggregativo tra Locarno e Losone dove vi sono stati nel passato degli evidenti segnali di apertura in questo ambito e dove la cooperazione e la complementarità tra i due Comuni, oltre alla permeabilità del territorio, soddisfano pienamente i requisiti per un’effettiva unione”. È una frase ripresa dal recente testo firmato da Claudio Franscella, candidato al Municipio di Locarno per “Il Centro”, pubblicato da laRegione ne la rubrica il dibattito. Un intervento, il suo, che ha il pregio di riportare d'attualità la questione dei matrimoni comunali nel cuore dell'agglomerato urbano. Obiettivo dichiarato – riprendendo le parole di Franscella – creare un comprensorio unito, dal punto di vista istituzionale, perché solo così “il Locarnese potrà sviluppare il suo potenziale ancora inespresso e diventare più forte e vincente”.

Ma cosa ne pensano sull'altra sponda della Maggia? Il sindaco Ivan Catarin (Plr): «Siamo aperti alla discussione e ad approfondire il tema. Già collaboriamo bene con Locarno in diversi ambiti: primo fra tutti con il neonato Locarnese ente acqua. Ovviamente il tema dovrà essere affrontato dopo la ripartenza che seguirà alle elezioni comunali di aprile. E a quel momento andranno valutati i diversi aspetti». Sulla stessa lunghezza d'onda il suo vice, Fausto Fornera, esponente dello stesso partito di Franscella: «Colgo positivamente lo spunto che lancia l'idea concreta di un'aggregazione tra due Comuni centrali e tra i più popolosi della regione. Per quanto mi riguarda, credo che Franscella abbia gettato il seme in un terreno non di certo ostile. Percepisco infatti una concreta volontà di guardare al futuro con orizzonti e prospettive più ampi».

Ricordiamo che nel 2011 Losone aveva approvato un'aggregazione (affossata però dagli altri enti locali coinvolti), che in quel caso coinvolgeva il Circolo delle Isole (Ascona, Ronco e Brissago). Ora, però, sarebbe un'aggregazione a due, con la città. È abbastanza o è meglio allargare la visione? «Credo che l'importante sarebbe aprire la possibilità a tutti i maggiori Comuni dell'agglomerato, per tendere verso il progetto che va da Brissago al Piano di Magadino, contemplato dal Consiglio di Stato nel Piano cantonale delle aggregazioni (Pca) – risponde Fornera –. Un primo matrimonio a due potrebbe comunque costituire la scintilla per innescare un processo più esteso».

Losone sta costruendo la nuova casa comunale, con un investimento da oltre 13 milioni di franchi. Uno stabile che diventerà inutile in caso di aggregazione? «Neanche un po' – replica il sindaco –. Losone avrà sempre bisogno di spazi, anche per i servizi comunali che resteranno sul nostro territorio dopo un'eventuale fusione con Locarno».

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