Aggregazioni, Per Lavertezzo prende posizione ricordando l'istoriato in materia e l'urgenza di una soluzione per il Comune sul Piano
«Lavertezzo, con il suo debito, ha bisogno di aggregarsi. Un bisogno che si trascina da anni. Ci sono stati contatti con altri Comuni, ma Locarno ha subito risposto presente. Ecco perché tutto si è svolto velocemente, ed è scaturito in un’istanza al Cantone». Lo spiega Maurizio Frigo-Mosca a nome del comitato del gruppo Per Lavertezzo, che presiede, e che in Comune conta 12 consiglieri comunali e 3 municipali, fra cui la sindaca Tamara Bettazza e la vicesindaca Tiziana Gerosa Szpiro.
«Fare chiarezza dopo quanto detto dal fronte Ppd contro l’aggregazione con Locarno è importante. Perché quelle sono chiacchiere, mentre quelli che forniamo noi sono dati», aggiunge Frigo-Mosca. Dati che partono da un istoriato in tema aggregativo: «Se ne discute dal 2016 ma solo nel 2018 qualcosa si è mosso. In particolare con il sondaggio effettuato con Cugnasco-Gerra e con Gordola, cui Gordola aveva risposto positivamente (2019) e Cugnasco-Gerra negativamente. Fra il 2019 e il 2020 v’era stato il lavoro iniziato con Gordola e scaturito nell’idea di un volantino da inviare a tutti i fuochi per parlare delle collaborazioni fra i due Comuni, ma mai redatto».
Ulteriori tappe si sono sviluppate a partire dal novembre del ’21: «Lavertezzo ricontatta Gordola e Cugnasco-Gerra, più Locarno. Gordola conferma il suo interessamento, Cugnasco-Gerra risponde ancora negativamente, mentre Locarno è entusiasta. Dopodiché da noi a Lavertezzo sono state organizzate due serate d’approfondimento sul tema “visione aggregativa: quale via intraprendere” (11 e 25 maggio 2022), con la partecipazione di Municipio e Consiglio comunale, dalle quali era emerso che la via più logica, veloce e consigliabile da prendere è quella che porta a Locarno. Che è poi il messaggio che era passato a Gobbi e Della Santa (Enti locali) durante una loro visita in Comune all’inizio di ottobre».
Una scelta, quella orientata verso la Città, confermata dai risultati delle due serate di maggio: il 77% sceglieva Locarno, il 57% Gordola e il 53% Cugnasco-Gerra: «Dunque il piano A era un’aggregazione con Locarno, anche se non si escludeva nessun’altra opzione – prosegue Frigo-Mosca a nome del comitato di Per Lavertezzo –. Una serata con tutti i municipali di Locarno e Lavertezzo si era poi tenuta a inizio dicembre ’22 per gettare le basi di una futura istanza da presentare al governo, con la relativa lettera d’intenti. Per finire, nel gennaio di quest’anno la Sezione degli enti locali aveva convocato i Municipi di Lavertezzo e Cugnasco-Gerra per sondare una possibile aggregazione; e Cugnasco-Gerra avrebbe poi comunicato di essere possibilista su una futura aggregazione, ma senza dare tempistiche e potendo solo affermare che una visione Comune ci sarebbe».
Premesso tutto ciò, quella che rappresenta di fatto la maggioranza politica di Lavertezzo ribadisce che «Lavertezzo non può più attendere perché ha spese di gestione corrente sempre molto alte, continua ad avere risultati negativi (con un moltiplicatore aritmetico sopra il 100%) e anche per questo il Consiglio comunale, tramite la Gestione, sollecita da tempo il Municipio a compiere dei passi concreti verso un’aggregazione. Inoltre – sottolinea Frigo-Mosca – Lavertezzo per molti compiti deve pagare dei consulenti esterni perché non può permettersi di impiegare stabilmente personale specializzato di alto profilo».
Pertanto, «le conclusioni non possono che essere le seguenti: un’aggregazione fra Lavertezzo e Locarno è vantaggiosa per entrambe le parti; con la Città aggregarsi sarà veloce e permetterà a Lavertezzo di raggiungere un obiettivo economicamente (ma non solo) urgente; Locarno dispone di figure professionali in grado di gestire un Comune a 360°; e le possibili sinergie da attuare vanno molto oltre le collaborazioni già in atto a livello di pompieri, Salva, Acap, operatore sociale, Bike Sharing e altro ancora».
C’è, infine, una questione da affrontare: riguarda la stretta parentela (sorella e fratello) fra la vicesindaca di Lavertezzo, Tiziana Gerosa Szpiro, e il segretario comunale di Locarno, Marco Gerosa. Visto che a Lavertezzo qualcuno insinua che questo legame familiare abbia oltremodo favorito il futuro matrimonio fra i due Comuni (a scapito di altri), è necessario un chiarimento. Dice Tiziana Gerosa Szpiro: «Semplicemente il conflitto d’interessi non è un tema perché sia Marco a Locarno, sia io a Lavertezzo, ben sapendo dell’incompatibilità (come opportunità) di un impegno diretto nel processo aggregativo, ci siamo chiamati fuori, io in particolare non partecipando ai lavori della commissione aggregativa. Lo abbiamo fatto per correttezza e trasparenza. Tutti lo sanno, sia a Locarno, sia a Lavertezzo. Più che essere il più ligi possibile ai nostri impegni davvero non possiamo fare». E una conferma arriva anche dal sindaco di Locarno, Alain Scherrer: «Fin da subito il segretario comunale ha chiarito la necessità di estraniarsi dalla questione per evitare che qualcuno potesse anche solo pensare ciò che poi, regolarmente, è stato pensato... Il funzionario incaricato di seguire i progetti aggregativi è comunque un altro, e in ogni caso Gerosa non ha mai partecipato a nessuna riunione. Sottolineo la sua massima e totale correttezza».