A Muralto rinvenuta una sepoltura con oggetti in ceramica e monete. La conferma del Servizio archeologia del Cantone
Proseguono i lavori di scavo sull’area del Grand Hotel di Muralto. Per l’impresa edile un intervento delicato, in un’area che già in passato ha riservato piacevoli sorprese dal punto di vista archeologico. Sorprese che continuano.
Mercoledì scorso è stata infatti rinvenuta una tomba antica: una sepoltura che, una volta scoperchiata, ha rivelato un corredo di epoca romana. Al suo interno gli archeologi hanno trovato diversi reperti: in particolare vasellame e oggetti in ceramica, come pure alcune monete. La scoperta è stata confermata a laRegione da parte di Rossana Cardani Vergani del Servizio di archeologia dell’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del territorio: «Il ritrovamento – spiega – giunge a conferma di quanto già era emerso nell’Ottocento, al momento della costruzione del Grand Hotel. La zona è conosciuta per la sua importanza archeologica. Ora stiamo seguendo i lavori nell’ambito della ristrutturazione dell’albergo. La tomba è emersa nel corso degli scavi che l’impresa sta eseguendo a ridosso di via Sempione, strada sulla quale si affaccia l’entrata dello storico albergo. Va detto che la nostra squadra non è sempre presente sul posto, ma esegue sopralluoghi a mano a mano che avanzano i lavori di operai e ruspe, quando vi sono dei cambiamenti di quota ed emergono le fasce archeologiche». Non si escludono, quindi, altri e nuovi ritrovamenti nelle prossime settimane.
Da parte dei servizi cantonali (Ufficio dei beni culturali, servizio di archeologia) viene infine sottolineata «l’ottima collaborazione con la direzione lavori, l’impresa e la committenza» della gigantesca opera di ristrutturazione dell’albergo.