Locarnese

Moltiplicatore su e investimenti ‘diluiti’ a Cugnasco-Gerra

Alla luce del preventivo 2024 (-595’243 franchi) il Municipio propone un inasprimento della pressione fiscale di 4 punti percentuali (90%)

8 novembre 2023
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“Alla luce dell’evoluzione dei dati del preventivo 2024 e dell’aggiornamento del piano finanziario 2022-2026, la situazione viene giudicata seria e necessita di un immediato intervento. Intervento che dovrà giocoforza passare sia attraverso un inasprimento della pressione fiscale, tramite l’innalzamento al 90% (dall’attuale 86, ndr) del moltiplicatore d’imposta comunale, sia attraverso un’ulteriore diluizione nel tempo degli investimenti non strettamente necessari e urgenti”.

Va dritto al punto, il Municipio di Cugnasco-Gerra nel presentare il preventivo 2024, che prospetta un disavanzo d’esercizio di 595'243 franchi. Il fabbisogno d’imposta ammonta a 6'431'003, mentre il gettito d’imposta comunale, con moltiplicatore politico al 90%, è stato valutato in 5'835'760. Quanto agli investimenti, l’onere netto registrato è di 4'031'270 franchi, mentre il risultato globale presenta, anche alla luce di un autofinanziamento negativo di 187'915 franchi, un disavanzo superiore ai 4 milioni (4'219'185).

‘Un concatenamento di eventi che provoca un sensibile peggioramento’

Nel messaggio con il quale accompagna il documento che verrà votato dal Consiglio comunale il prossimo 11 dicembre, l’esecutivo del Comune della sponda destra del Piano di Magadino parla di “un concatenamento di eventi che provoca un sensibile peggioramento rispetto al preventivo dell’anno in corso (-546’136)”. A cominciare dalla riduzione marcata (oltre 350mila franchi) del gettito fiscale, dovuta alla partenza di alcuni buoni contribuenti oppure i cambiamenti intervenuti nella loro sfera professionale e/o privata; le previsioni congiunturali fornite in passato dagli istituti di monitoraggio congiunturale e ripresi dalla Sezione degli enti locali si sono rivelate troppo ottimistiche e distanti dalla realtà; gli effetti della prospettata riforma delle persone fisiche che, se approvata così come proposta dal governo cantonale, produrrà una diminuzione del gettito di circa 100'000 franchi nel 2024 e di ulteriori 50mila a partire dal 2025; la modifica della Legge tributaria che ha introdotto una deduzione aggiuntiva dei premi di cassa malati di 1'200 franchi per ogni figlio o persona bisognosa a carico (la modifica legislativa, sottoposta a voto popolare lo scorso 18 giugno, impatterà nell’ordine di minori entrate di circa 25'000 franchi già a partire dall’esercizio in corso). Si cita poi l’aumento degli oneri finanziari (ammortamenti e interessi, a seguito del passaggio dal sistema d’ammortamento degressivo a quello lineare avvenuto con l’introduzione del nuovo modello contabile armonizzato, e dell’innalzamento dei tassi d’interesse), nonché delle spese di trasferimento per rimborsi a Consorzi e altri enti locali e ancora l’incremento dei contributi a enti pubblici esterni, su cui il Comune ha limitata possibilità d’intervento.

Alla luce di ciò il Municipio, pur sottolineando che l’eccedenza di bilancio di 7'195'574 franchi (al 1° gennaio 2023) permette di assorbire senza alcun problema il presunto disavanzo d’esercizio, afferma di non poter ignorare “la tendenza peggiorativa in corso e ritiene un atto di responsabilità, nell’interesse della comunità di Cugnasco-Gerra, intervenire tempestivamente proponendo un adeguamento della pressione fiscale tramite l’innalzamento del moltiplicatore di quattro punti percentuali (mossa che dovrebbe avere un impatto positivo di oltre mezzo milione di franchi su due anni, ndr). Le cifre del preventivo in esame e soprattutto quelle che scaturiscono dall’aggiornamento del piano finanziario non possono lasciare indifferenti e giustificano l’aumento proposto anche alla luce degli importanti investimenti prospettati che peseranno sulle finanze del Comune con ulteriori e significativi oneri finanziari che rimarranno pressoché costanti per i prossimi 30-40 anni”.

Per quel che riguarda gli investimenti già votati dal Consiglio comunale (come pure i crediti già stanziati dal Municipio usufruendo della delega di competenze), tra le opere che richiedono un impegno finanziario più importante si citano l’esecuzione degli interventi infrastrutturali su Via Collina e Via Sciarana a Cugnasco (1’096’000 franchi), quelli sul ponte di Sciarana a Cugnasco (1'192’500), la realizzazione degli interventi di sistemazione ai riali (380mila), la conclusione dei lavori inerenti alla revisione generale – unificazione del Piano Regolatore (270mila) e gli interventi di risanamento della sorgente 2 in Val della Pesta (240mila).

Il gremio presieduto dal sindaco Gianni Nicoli fa inoltre presente come “un moltiplicatore d’imposta pari almeno al 90% è una delle condizioni che occorre adempiere per poter beneficiare dell’aiuto cantonale di 1 milione di franchi per la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia”.

Dal piano finanziario aggiornato ulteriori note (cifre) negative

Quanto al piano finanziario 2022-2026, aggiornato considerando i dati di consuntivo 2022 e quelli del preventivo 2024, spicca come nella prima versione il risultato d’esercizio ipotizzato segnava un +150mila franchi (oggi diventato -595mila), fino ad arrivare, di questo passo, a un disavanzo non lontano dal milione di franchi nel 2026 (-914mila, contro la previsione iniziale di -314mila).

“La somma dei disavanzi previsti per gli anni dal 2023 al 2026 supera i 2,5 milioni di franchi. Conseguentemente si assiste a una rapida erosione dell’eccedenza di bilancio che si contrae da 7,2 milioni a fine 2022 a 4,7 a fine 2026”, rileva il Municipio, che fa anche notare come per i prossimi anni, considerando l’entità degli investimenti amministrativi previsti “che rimane ragguardevole” (oltre 21,6 milioni netti considerando anche il 2027) e l’autofinanziamento negativo ipotizzato almeno fino al 2026, alla fine di quell’anno il debito pubblico pro capite di Cugnasco-Gerra si aggirerebbe attorno a 7'200 franchi, ben al di sopra della media cantonale (5'354 a fine 2021).

“Alla luce di questa situazione occorrerà vigilare ancor più attentamente sull’evoluzione economica futura. Il contesto storico attuale è veramente molto complicato e delicato, gli avvenimenti si susseguono velocemente e richiederanno una pronta capacità di reazione”.