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Stabili storici da tutelare: ‘Dalle Cinque Vie, andare oltre’

Un'interrogazione chiede di allargare la Zp, comprendendo vecchie ville, parte del Palagiovani e l'ex Dispensario contro la tubercolosi

Il Palagiovani
3 novembre 2023
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Un plauso al salvataggio degli edifici di valore storico e architettonico alle Cinque Vie di Locarno: ma si potrebbe fare di più, allargando l’idea di salvaguardia del patrimonio dei beni culturali alle strade adiacenti, via Franzoni, via Varenna e via D’Alberti. È questo, in estrema sintesi, il concetto dell’interrogazione presentata nei giorni scorsi al Municipio di Locarno da due consiglieri comunali del Centro, Mauro Belgeri e Barbara Angelini Piva.

“Nel settembre del 2020 il legislativo cittadino ha approvato due messaggi municipali concernenti l’adozione di una variante di Piano regolatore riguardante i beni culturali; beni che, per ragioni di semplicità, definiremo di prima tornata”, spiegano i due. In quell’occasione Belgeri, oltre ai complimenti per la strategia adottata, aveva in un certo senso anticipato l’attuale interrogazione, ma senza voler interferire nell’iter con emendamenti. “Ora, felicemente peraltro, il Municipio ha recentemente recepito, in seconda battuta, in buona parte, quanto proposto in quell’intervento, pubblicando il dieci agosto scorso la Zona di pianificazione (Zp) comunale del Comparto Cinque Vie, comprendente buona parte delle ville che si intendevano tutelare”. Nel testo inviato all’esecutivo si specifica ora che “occorre cogliere l’occasione per allargare la tutela alle ulteriori, ultime testimonianze da salvaguardare, sopravvissute alla nequizia cementizia in via Franzoni, via Varenna e via D’Alberti. Trattandosi di una Zona di pianificazione di competenza municipale e non di una variante di Piano regolatore (con informazione alla popolazione) non si sono potute redigere delle osservazioni. D’altro canto, non si è potuta inoltrare una mozione, mancando la competenza del Consiglio comunale”.

La richiesta è quella di far rientrare nella zona altri edifici da tutelare. L’elenco, che stando agli stessi interroganti andrà comunque controllato per evitare evidenti doppioni, comprende stabili in via Franzoni (tra questi: Villa Basodino, Villa Gina, Villa Margherita e altri), in via Varenna (l’ex dispensario profilattico contro la tubercolosi, la parte storica del Palagiovani e altri) e in via D’Alberti (in particolare lo stabile al numero civico 7).

Una sala concerti in zona Lido

Il cantiere pianificatorio della Città è vasto e tocca altre zone: ricordiamo che è attesa entro fine anno la modifica pianificatoria per la riva lago e per i comparti Peschiera-Morettina ed ex gas-Macello. In quest’ambito rientra un altro atto parlamentare (questa volta una mozione) di Belgeri, che propone l’affinamento della variante di Pr sul sedime Canottieri, “in modo da poter affiancare al prospettato albergo anche il centro congressuale sopracenerino e la sala da concerti”. Belgeri fa riferimento alla futura Marina, la struttura alberghiero-sportiva prevista in zona Canottieri, a nord-est del sedime del Centro balneare regionale. La sua idea è di affiancarvi una sala da concerti/centro congressuale, per promuovere Locarno “da capitale del frastuono a centro di eccellenza della musica classica”. È poi automatico, per Belgeri, che parallelamente “vada costituita una fondazione per una futura Orchestra sinfonica locarnese, in quanto la sala da concerti potrà essere ipotizzata per 800/1’200 posti, ma con una fossa d’orchestra (della capienza di almeno 80 musicisti) che permetta anche le rappresentazioni operistiche, anche perché ci si ostina cocciutamente a non mettere a disposizione la sala grande del Palacinema per dei concerti”. La nuova struttura – secondo le indicazioni del mozionante – potrà ospitare anche le grandi orchestre sinfoniche internazionali in tournée e i congressi: il tutto affiancato da un albergo di standard elevato.