Interpellanza al Municipio per chiarire l'eventuale presenza di queste sostanze nell'acqua potabile
“Il tema legato all’inquinamento degli Pfas (sostanze per e polifluoroalchiliche) nell'acqua potabile è ormai noto, anche per le preoccupanti possibili implicazioni sulla salute delle persone. L’industria fa uso degli Pfas da decenni, contaminando terra, acqua e cibo. Si tratta, purtroppo, di sostanze chimiche difficilmente degradabili”. È questo il punto da cui parte un'interpellanza (il titolo è: “Come sta la nostra acqua?”), presentata al Municipio di Locarno dalla Sinistra Unita (primo firmatario, Pier Mellini).
Il gruppo ricorda che “la televisione romanda Rts lo scorso 19 settembre ha passato un interessante servizio su queste sostanze nell'acqua. Un'inchiesta simile era programmata sulla Rsi, a Patti chiari, ma è stata bloccata da un intervento legale super cautelare”. Il blocco è stato richiesto da un'importante azienda ticinese. “Esistono studi e rapporti recenti sugli Pfas anche nell'acqua potabile. Nel comunicato stampa del Dipartimento del territorio del 12 ottobre scorso si scrive che l’Associazione dei chimici cantonali svizzeri ha investigato la qualità delle acque potabili nella rete di distribuzione in tredici comuni ticinesi: ha dimostrato la presenza di Pfas a Chiasso, Ascona, Sant’Antonino e nel comune di Capriasca. Di fronte a questa situazione e nell’interesse della popolazione di una corretta informazione, avvalendoci delle facoltà concesse dalla Legge e quali consumatori dell'acqua potabile di rubinetto, inoltriamo questa interpellanza”. Seguono le domande all'esecutivo: “È stata rilevata la presenza di queste pericolose sostanze denominate Pfas nell’acqua potabile fornita dalla nostra azienda? Gli Pfas sono regolarmente misurati nell'acqua potabile fornita ai consumatori/utenti di Locarno? Esistono dei dati al proposito? Quali provvedimenti preventivi ha eventualmente già adottato l’azienda dell’acqua potabile?”.