Il Servizio ambulanza sta per abbattere un altro record legato alle missioni di soccorso; sarà pertanto necessario assumere personale supplementare
Una crescita che non accenna ad arrestarsi. E, per il Salva, il Servizio ambulanza del Locarnese e valli, reggere il passo del continuo incremento delle missioni di soccorso sta diventando sempre più una sfida difficile. Anche perché per assicurare un servizio di primissima qualità, occorrono forze sufficienti da mettere in campo. È quanto emerge dal conto preventivo 2024 dell'Associazione, trasmesso ai delegati comunali in vista dell'assemblea generale che si terrà martedì 7 novembre. Nel 2022, gli interventi erano stati 5’949, quest’anno a fine settembre le missioni erano già 4’546 e non occorre essere indovini per capire che, di questo passo, a fine dicembre potrebbe cadere il muro delle 6mila uscite delle ambulanze. A far da contraltare a questo incremento delle richieste, come anticipato, vi è il preoccupante aspetto delle forze in campo: il numero dei soccorritori professionisti diplomati ogni anno non è sufficiente su scala cantonale, al punto che i servizi di soccorso per ospedaliero di tutta la Svizzera stanno riflettendo su come riorientare il percorso formativo dei candidati alla professione di soccorritore professionista. Nel caso specifico del Salva, sono al momento due gli infermieri in cure generiche che stanno portando avanti il loro percorso formativo. Nel corso del prossimo anno, il Salva vorrebbe poter contare su un organico di 31,34 unità a tempo pieno per meglio organizzare il lavoro e compensare il normale numero di partenze legato al ricambio generazionale. I volontari, altra componente essenziale per il Salva, sono invece 41 unità (7 quelli nuovi che stanno seguendo il corso di formazione e che si spera andranno a rimpolpare i ranghi).
Se l'interventistica aumenta, altrettanto non si può dire per i costi. Le cifre del preventivo 2024 non si scostano molto dalle stime del 2023: le uscite sono pari a 8,5 milioni, compensate da introiti per 5,9, il che porta il fabbisogno a carico dei Comuni associati a 2,6 milioni di franchi. Il costo pro capite di 37,01 franchi praticamente identico a quello previsto per quest’anno (37,07 franchi). Per quanto attiene ai ricavi, la fatturazione delle prestazioni fornite dagli interventi dovrebbe portare nelle casse dell'associazione 5,28 milioni. Buone nuove arrivano dal settore dei sostenitori del Salva, che cresce anno dopo anno. Un segnale di stima e apprezzamento per il lavoro svolto dal personale della sede operativa in via Peschiera 6.