Un'interrogazione chiede al Municipio di Locarno di ridistribuire alle economie domestiche i dividendi straordinari e di contenere le tariffe
I dividendi della Società elettrica sopracenerina sono finiti nel mirino di un'interrogazione interpartitica (Il Centro, Plr e Lega) inviata nei giorni scorsi al Municipio di Locarno da quattro consiglieri comunali (primo firmatario è Simone Beltrame, Il Centro).
I quattro ricordano che, come emerge dai conti consuntivi 2022 della Città, “per il secondo anno consecutivo, la Ses ha versato un dividendo ordinario di un franco e 95 centesimi per azione e un dividendo supplementare straordinario di un franco e 5 centesimi. Ciò che ha portato nelle casse cittadine la somma 613mila franchi, con un incremento di 213mila franchi rispetto alla cifra preventivata”. Ci sarebbe di che rallegrarsi dei risultati positivi della società che distribuisce e vende energia elettrica su una vasta fetta del territorio ticinese. Se non che “dopo un primo forte aumento dei prezzi dell’energia elettrica nel 2023, la Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) all’inizio del mese di settembre 2023 ha preannunciato rincari anche per il 2024 – si legge nell'interrogazione –. I prezzi dell’elettricità per le economie domestiche dovrebbero lievitare mediamente del 18 per cento. Per ogni economia domestica il prezzo dell’energia subirà dunque un ulteriore ritocco verso l’alto”.
Di più: da una panoramica fra i prezzi delle varie società attive sul territorio cantonale “l’Azienda multiservizi Bellinzona (Amb) risulta essere il distributore meno caro a livello cantonale; mentre la Ses, con un incremento del 20 per cento, risulta il distributore più caro”, segnalano gli interpellanti che non esitano a definire il rincaro una “stangata”.
Nel comprensorio della Ses (Locarnese, Vallemaggia, Blenio, Riviera e Leventina, escluso Faido) “la tariffa per la categoria di consumo H4 (4.500 kWh/anno) passerà da 29,24 a 34,90 centesimi per kWh, pari a un incremento del 20 per cento. Nel 2024, un nucleo familiare tipo spenderà circa 1'570 franchi, con un rincaro di oltre 250 franchi rispetto alla bolletta del 2023”.
A questo punto i consiglieri comunali dei tre partiti chiedono al Municipio se non sia opportuno “suddividere tra le economie domestiche cittadine (che sono circa 8'200) il dividendo supplementare di 213mila franchi: “A mente degli istanti non si tratta di una cifra importante, ma di un piccolo significativo gesto a favore del cittadino contribuente”. Infine: “In seno al Consiglio di amministrazione della Ses non si intende valutare il contenimento delle tariffe? Rammentiamo che la Città di Locarno è l’azionista di maggioranza di questa società”.