Rinviato a giudizio il 22enne confederato che la sera del 21 ottobre 2021, accecato dalla gelosia, ferì la sua precedente compagna all'addome
Si va verso il processo per il giovane sangallese che la sera del 21 ottobre 2021, in via Vallemaggia a Solduno, sparò alla ex compagna una ragazza 22enne locarnese. Lo ha anticipato la Rsi, secondo la quale la scorsa settimana il procuratore pubblico Roberto Ruggeri lo ha infatti rinviato a giudizio. La ragazza e il suo nuovo compagno, lo ricordiamo, erano stati dapprima minacciati e poi legati nel loro appartamento dall'aggressore. Lei cercò di scappare ma nell'atrio venne raggiunta e ferita all'addome da un colpo di fucile. Le accuse che pendono sul confederato sono di tentato assassinio (in via subordinata, tentato omicidio). Ma non è tutto. Dovrà rispondere pure di coazione e sequestro di persona, lesioni gravi esposizione a pericolo della vita altrui e all’infrazione alla legge federale sulle armi. Il ragazzo d'oltre Gottardo non era comunque nuovo ad atteggiamenti sopra le righe. Nel dicembre 2020, la donna era già stata minacciata con un taser in un albergo di Locarno. Inoltre lei e un’altra giovane avevano subito pressioni di ogni genere i pedinamenti, la geolocalizzazione via telefonino, il blocco di qualsiasi contatto sui social media con persone di sesso maschile. Sempre secondo la Rsi, a loro e al ragazzo legato a Solduno, si aggiunge infine una quarta vittima. L’episodio sarebbe avvenuto il 5 gennaio 2020 a Kriessern, nel Canton San Gallo, dove l’imputato avrebbe appoggiato la lama di un coltello al collo di un uomo.
Ruggeri intende chiedere infatti più di cinque anni. Il 22enne si trova tuttora dietro le sbarre, e ha già cominciato a espiare anticipatamente la pena. Oggetto di una perizia psichiatrica, gli è stata riconosciuta una lieve scemata imputabilità. Medio-alto il rischio di recidiva. Secondo l’esperto nominato dalla Procura, solo un trattamento adeguato (di tipo stazionario) ridurrebbe fortemente il pericolo che torni a compiere atti violenti.