Presentata da tre cittadini, caldeggia la realizzazione dell'impianto suggerito da un privato, meno costoso e realizzabile in tempi brevi
‘Il Municipio temporeggia? E allora faremo in modo che sia la popolazione stessa a decidere’. Così tre cittadini domiciliati nel Comune di Centovalli lanciano un'iniziativa popolare per caldeggiare la realizzazione della funivia Intragna-Pila. Un progetto alternativo a quello a suo tempo fatto allestire dal Municipio, meno costoso e più celere da realizzare, sostengono.
“Sono trascorsi 6 anni da quando il Parlamento ticinese ha stanziato, per il rinnovo delle funivie Intragna-Pila-Costa e Verdasio-Rasa, un credito di 11,7 milioni di franchi – ricordano gli iniziativisti –. Passato questo lasso di tempo non è ancora stato battuto un chiodo”. Scartata l'ipotesi di un ulteriore sussidio cantonale (come richiesto in occasione di un incontro col Dipartimento dal Municipio centovallino) è quindi necessario ripensare il tutto. L'idea degli iniziativisti è quella di appoggiare il progetto di Arnaldo Dillena, il privato che lo scorso mese di giugno aveva sottoposto all'autorità un proprio elaborato di collegamento via fune tra Intragna e la frazione di Pila. Sulla carta nettamente meno costoso e, a detta del promotore, realizzabile in tempi brevi. Sforzo vano, visto che l'Esecutivo non aveva ritenuto opportuno, per tutta una serie ragioni, dar seguito alla richiesta.
Non mancano, nel testo degli iniziativisti, le bacchettate al Municipio: “Il Comune, invece di restare nei preventivi, ha progettato una funivia Intragna-Pila-Costa totalmente sproporzionata, ‘una prima mondiale’, col risultato di provocare un aumento dei costi di 5 milioni di franchi. Siccome di soldi non ce ne sono, Pila rischia di restare, ancora per decenni, priva di collegamento”.
Ecco che dunque, con questa mossa, i firmatari sono certi di poter risolvere il problema. Un impianto che, seppur decurtato (la cabina giungerà nel nucleo di Pila e non salirà più fino a Costa), presenterebbe notevoli vantaggi: costi inferiori (stimati in 2,8 milioni, comprendenti fornitura, montaggio e messa in servizio), in modo da non depauperare il credito concesso a suo tempo dal Gran Consiglio. Tempi di edificazione contenuti; ottimo servizio all'utenza della frazione (lo spostamento dell'attuale fermata verso monte, in direzione del nucleo, è sicuramente più pratico anche per le operazioni di carico e scarico delle cabine da 8 persone); nessun deturpamento del paesaggio (il progetto municipale prevede la posa di un enorme pilone nella parte bassa della località); infine possibilità di servire la rete sentieristica Vosa-Loco e Cremaso-Calascio-Comino, molto apprezzata dagli escursionisti.
L'iniziativa popolare per essere convalidata dovrà essere sottoscritta, entro 90 giorni, dal 15% degli aventi diritto di voto domiciliati (poco più di 130 firme). La sfida è partita.
Le ragioni del ‘no’ municipale a questo progetto portato avanti da un privato erano state riassunte e spiegate ai consiglieri comunali dal sindaco Michele Turri in coda alla seduta di legislativo dello scorso 12 giugno. In pratica quanto presentato è un’idea basata su un preventivo di un fornitore di funivie senza tuttavia aver analizzato nessun altro aspetto progettuale (genio civile, pianificazione, gestione posteggi, collegamento con la stazione di Intragna, ecc.). Inoltre, quanto prospettato sarebbe, al pari di Vosa o Cremaso, una funivia a carattere privato per la frazione di Pila partendo da Calezzo. Ciò è in chiaro contrasto con l’obiettivo cantonale e comunale di mantenere un trasporto pubblico verso le due frazioni. Non da ultimo, non tiene conto degli aspetti turistici importanti per generare sufficienti introiti.