Opposizione alla copertura in tegole dell'edificio sede dell'Amministrazione; gli uffici cantonali in fase preliminare avevano accolto l'idea
Dovrebbero partire all'inizio del prossimo anno i lavori di rinnovo della Casa comunale di Intragna, sede dell'Amministrazione centovallina. Tuttavia un'opposizione della Stan (la Società ticinese per l'arte e la natura) potrebbe ritardare un tantino quelli che sono i piani del Municipio. Il motivo di questo ‘altolà’ è da ricercare unicamente nella scelta dell'autorità (forte dell'appoggio del legislativo che lo scorso 12 giugno ha votato senza tentennamenti il credito di 2,38 milioni da destinare alla ristrutturazione dell'immobile) di ricorrere a una copertura in tegole (al posto delle attuali piode in sasso) con pannelli fotovoltaici integrati. Proposta, occorre precisare, che i competenti uffici cantonali a livello di valutazione preliminare avevano accolto. Come ci ha riferito il sindaco Michele Turri, la speranza è che la Stan ritiri l'opposizione evitando così il posticipo degli urgenti interventi previsti. Nel frattempo gli spazi del vecchio asilo del paese sono già stati predisposti per accogliere la cancelleria comunale durante tutto il periodo del cantiere, che ci si augura breve in quanto la soluzione logistica non é ottimale. Non appena arriverà il nullaosta alla licenza di costruzione da parte di Bellinzona, si potrà così procedere con il trasloco.
Riqualificare e valorizzare gli spazi attuali, ripensandoli e mantenendo il carattere del palazzo, la sua identità e autenticità sono gli obiettivi (non più rimandabili) che Amministrazione, commissione edilizia, commissione della gestione e architetto Michel Kehl si sono posti sin dall'inizio.
Grande attenzione è stata dunque posta alla progettazione che, nel suo insieme, dovrà restituire ai cittadini e ai dipendenti comunali una sede capace di coniugare aspetti tecnici (superamento attuali barriere architettoniche presenti all'interno grazie anche alla presenza di un ascensore), funzionali (con ambienti di lavoro di dimensioni adeguate all'uso) e di valorizzazione estetica rispettosi della pittoresca piazza d'Intragna sulla quale l'immobile si affaccia. Il quadro economico dei lavori presenta una spesa complessiva, come detto, di 2,38 milioni di franchi (tenendo conto di un minimo del 5% di imprevisti) e sarà finanziato in parte dal Comune (832mila franchi) con un importante aiuto cantonale (Lpi) pari a 1,2 milioni. Con il Patriziato di Intragna, Golino e Verdasio, che beneficia di una servitù d'uso di un locale-sede fino al 2065, trattative sono state avviate per vedere di stabilire una quota di partecipazione all'investimento. L'elaborato dell'architetto Michel Kehl prevede dunque di ricavare al piano terreno l'archivio comunale, una saletta multiuso e servizi igienici aperti al pubblico; al primo e al secondo piano del palazzo gli uffici amministrativi, la sala municipale e, al terzo livello, un piano mansarda per organizzare incontri, con una capienza di una cinquantina di posti. Nessun Intervento interesserà invece le facciate dell'edificio, anche se verranno create nuove aperture sul lato sud.
Ma, come anticipato, il problema si pone a livello di tetto, dove la scelta di sostituire le lastre in sasso con tegole e installare i pannelli solari necessari a ridurre i costi dell'elettricità si scontra, per ora, con il parere della Stan. Un'opposizione che, come detto, potrebbe rallentare la tabella di marcia allestita dall'esecutivo centovallino il quale, dopo i capitolati e la messa a concorso delle opere, prevede il via al cantiere nei primi mesi del 2024 e la consegna dell'opera circa un anno dopo, nel 2025.