Locarnese

Tra turisti e famiglie compare ‘Stop Lgbtq+’: scatta la denuncia

Al Meriggio di Losone due scritte discriminatorie sono apparse lungo il percorso ciclopedonale sul fondo del Patriziato, che non starà con le mani in mano

In sintesi:
  • Municipio e Patriziato deplorano più che l'atto vandalico, il contenuto dei messaggi
  • Nelle scorse settimane anche altri ‘imbrattamenti’, seppur con contenuti differenti
10 luglio 2023
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Che si tratti di una “semplice” bravata di qualche ragazzino o di un gesto volutamente provocatorio e frutto di un disegno più articolato, poco importa, il messaggio rimane tanto chiaro quando deplorevole: “Stop Lgbtq+”. Una frase discriminatoria nei confronti di coloro che si riconoscono in tale acronimo, utilizzato per far riferimento a lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e, più in generale, a tutte le persone che non si sentono pienamente rappresentate sotto l’etichetta di donna o uomo eterosessuale, è comparsa sul percorso ciclopedonale (che corrisponde alla via ciclabile n° 31 Bellinzona-Locarno-Vallemaggia, quindi di valenza regionale) che attraversa uno dei luoghi più frequentati e apprezzati di Losone, il Meriggio. E poco più in là, seguendo sempre la stradina asfaltata che passando attraverso un boschetto arriva al vicino maneggio, al golf Gerre e alla passerella per le Terre di Pedemonte, si incontra un’altra espressione dello stesso tenore, “end wokeness”. Un termine quest’ultimo legato sempre alla lotta contro i pregiudizi e le discriminazioni, che in particolare indica un atteggiamento consapevole delle ingiustizie sociali, anche se oggi ha una connotazione spesso dispregiativa e sarcastica.

Non certo un bel biglietto da visita per il comune sulla sponda destra del fiume Maggia, in queste calde giornate estive preso d’assalto da chi, turisti e non, vuole stare all’aperto.

«No, decisamente non è un bel biglietto da visita per Losone», affermano all'unisono il sindaco Ivan Catarin e il vicesindaco Fausto Fornera, aggiungendo che «il Municipio deplora gli atti vandalici e soprattutto stigmatizza ogni gesto discriminatorio e lesivo della dignità umana». Dopo aver precisato che l'esecutivo «ne discuterà in una delle prossime sedute», Catarin assicura anche che «cercheremo di individuare il colpevole», consapevoli però che «in questi casi, non è sempre facile trovarlo, anzi...».

Una mano in questo senso potrebbe arrivare dalle telecamere presenti nella zona, anche se, come ci spiega il presidente del Patriziato di Losone – proprietario del fondo – Carlo Ambrosini, «sono puntate solo sul bar e sul parcheggio». Quel che è certo è che il Patriziato sporgerà denuncia contro ignoti... «È un atto dovuto, non tanto per il vandalismo in sé, quanto per l'increscioso contenuto delle scritte. Uno sfregio morale che testimonia un degrado sociale preoccupante».

Non un caso isolato, anche se con ‘contenuti’ differenti

Seppur dai contenuti ben differenti, l'episodio del "Merisc" non rappresenta un caso isolato in quel di Losone. Nelle scorse settimane, infatti, qualcuno ha espresso la sua discutibile vena artistica sempre nella stessa zona, ma più verso Locarno, dove inizia l'area di svago per cani, imbrattando proprio il cartello che indica tale area con la frase "i sentimenti sono come il Mc, quando li hai sei felice poi stai di m...". E altre "sprayate" accompagnano anche chi, cambiando zona, da Losone sale verso un altro luogo della regione molto frequentato, il Monte Verità (anche se in questo caso, seppur per poco, le scritte sarebbero già su suolo asconese). Infine negli scorsi mesi su un manufatto vicino alla strada che sale per Arcegno, era comparsa anche una frase contro la polizia, nel frattempo rimossa dagli operai comunali. Losone ha quindi un problema con uno o più "sprayer" seriali? «No, nessun problema particolare – spiega ancora Fornera –. Con la Polizia comunale monitoriamo la situazione ed è emerso che si tratta di casi isolati, spiacevoli certo, ma nulla di particolarmente diffuso o preoccupante».