Locarnese

La protezione della natura è essenziale per l'esistenza umana

Durante una recente serata pubblica al Monte Verità si è parlato di come sviluppare il territorio in modo sostenibile e salvaguardando la biodiversità

20 luglio 2023
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È possibile sviluppare il territorio in modo sostenibile e salvaguardando la biodiversità? È la domanda al centro della serata pubblica tenutasi di recente all'Auditorium del Centro congressuale Monte Verità di Ascona, dove per quattro giorni ricercatori di tutto il mondo si sono incontrati per discutere lo stato d’emergenza della biodiversità e come la scienza possa offrire le basi per decisioni politiche al riguardo. Nel quadro di questa conferenza internazionale si è tenuto il citato incontro, che aveva quale scopo primario di instaurare un dialogo aperto e comprensibile tra ricercatori, pubblico e rappresentanti di gruppi d’interesse.

Marco Moretti dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (Wsl) ha introdotto la serata – alla quale hanno partecipato una settantina di persone – sottolineando il ruolo delle città nell’attuale crisi di biodiversità. Per chi ci vive, specie nelle megalopoli, il verde cittadino è il solo punto di contatto con la natura. Allo stesso tempo la necessità di economizzare sull’utilizzo del suolo richiede densificazione. Questa spaccata è oggetto di dibattito a livello politico e architettonico, al quale la scienza contribuisce con la sua ricerca di “nature based solutions”, vale a dire soluzioni basate sulla natura.

Un approccio più orientato alla natura è nell'interesse di tutti

Christian Scapozza è ricercatore presso la Supsi e si occupa di ambiente, costruzioni e design. Con l’aiuto di foto storiche ha illustrato lo sviluppo del territorio in Ticino e in particolare come si è trasformato il piano di Magadino dal 1850 in poi. Oggi con progetti come il Parco fluviale Saleggi-Boschetti (Bellinzona) si cerca di ridare un po' di spazio alla natura, non per una sorta di altruismo ecologico, ma perché il passaggio da una gestione del paesaggio antropocentrica (con l'uomo al centro) a un approccio più orientato alla natura, è nell’interesse di tutti.

‘Si può vivere senza l’economia, ma non senza la natura’

«Si può vivere senza l’economia, ma non senza la natura», ha aggiunto Chiara Catalano, ricercatrice in architettura del paesaggio, che ha poi illustrato le soluzioni basate sulla natura. Queste comprendono tutta una serie di spunti e accorgimenti da prendere in considerazione nei progetti di sviluppo urbano, mettendo in atto soluzioni imitate da ecosistemi naturali e partendo dal presupposto che la natura ci aiuta a vivere in modo sostenibile. Esempi pratici: tetti verdi, cassette nido sulle facciate, materiali di costruzione riciclati e via dicendo.

La mancanza di interconnessioni tra le cause della sesta estinzione di massa

Dal canto suo la giovane ricercatrice ticinese Giulia Donati (Eawag Aquatic Research), ha ricordato che oggi si parla della sesta estinzione di massa e che le misure prese finora a livello locale, regionale e globale non bastano per frenare quella che è stata definita un’ecatombe. Vi sono certo sempre più zone protette, ma spesso manca l’interconnessione tra di esse per permettere alle varie specie di sopravvivere e continuare a svilupparsi. L’interconnessione manca anche a livello sociale: per uno sviluppo sostenibile è indispensabile che gli attori di ogni tipo – privati, industria, Stato – si parlino per accordarsi su misure che possono a breve termine sembrare svantaggiose agli uni, ma che a lungo termine servono a tutti.

Dopo le quattro presentazioni la giornalista e divulgatrice scientifica Clara Caverzasio ha moderato una vivace discussione, dalla quale è spiccata la problematica “le regole ci sono, ma non si fanno rispettare”. Non basta per esempio che una zona venga protetta da un’ordinanza federale se il Comune in cui si trova non attua i necessari provvedimenti, servono obblighi e incentivi per svegliare e mantenere la consapevolezza che la protezione della natura è essenziale per l’esistenza umana.