Il marito, colpito da un ramo, era scivolato dal dirupo e la moglie, per raggiungerlo, è rimasta bloccata. Tagliati anche degli alberi per avvicinarsi
È stata un'operazione di salvataggio molto impegnativa quella condotta dalla Rega la sera del 14 giugno sopra Russo. A essere soccorsa, una coppia al rientro da un'escursione: il marito è stato improvvisamente urtato in pieno viso da un ramo, perdendo l'equilibrio e cadendo fuori dal sentiero, rotolando su sé stesso e terminando la sua caduta 100 metri più in basso, incastrato fra rami e arbusti, su una cengia di 50 cm di larghezza. Sotto di lui c’era una parete a picco con un salto di 5 metri. La moglie ha chiesto subito aiuto grazie all’app per le emergenze Rega e fortunatamente è riuscita ad avvicinarsi al marito senza ferirsi a sua volta, rimanendo però bloccata pure lei.
La conformazione impervia e boschiva del terreno ha richiesto l'intervento di un soccorritore specialista elicottero. Grazie alle coordinate trasmesse dall’app Rega, dall’elicottero l'equipaggio ha individuato velocemente il sentiero che la coppia stava percorrendo e ha calato subito il soccorritore e il medico, che hanno però trovato ad attenderli sul sentiero solo i due cani della coppia e i bastoni. La posizione e la poca visibilità dovuta al fitto fogliame degli alberi hanno reso difficile individuare il ferito. La coppia è stata poi localizzata dal medico d'urgenza e dal soccorritore che hanno seguito le tracce e le grida d'aiuto scendendo dunque lungo il terreno boschivo, molto scivoloso, assicurati a delle corde.
Come prima cosa sono stati messi in sicurezza il paziente e la moglie, per scongiurare il rischio che potessero cadere, poi è stata evacuata la moglie via terra, calandola cinque metri più sotto. Nel frattempo, un soccorritore tecnico alpino terrestre della colonna di soccorso di Locarno, giunto sul posto con una motosega, ha provveduto a tagliare alcuni alberi e rami per riuscire ad avere sufficiente spazio di manovra per le operazioni di soccorso e di recupero in sicurezza.
Dopo aver preparato un altro ancoraggio, il soccorritore ha raggiunto il medico e lo ha assistito mentre quest’ultimo verificava le condizioni del paziente e gli prestava le prime cure. In seguito, ha aiutato il medico a imbragare il paziente per spostarlo cinque metri più a valle, così da proseguire le cure del caso e prepararlo per il trasporto. Con l’ausilio del verricello, sono poi stati recuperati il soccorritore e la moglie incolume ed elitrasportati all’eliporto del centro sociale di Russo. Poi il medico e il paziente, che, una volta adagiato su un materasso a depressione, è stato elitrasportato nell’ospedale idoneo più vicino per il proseguimento delle cure.