Del tema, sempre attuale, si è parlato in occasione dell'assemblea dell'Associazione Quartiere Solduno-Ponte Brolla-Vattagne. Chiesti maggiori controlli
Gestione dei cantieri stradali croce e delizia degli automobilisti. Del tema si è parlato anche in occasione della recente assemblea dell’Associazione di quartiere Solduno-Ponte Brolla-Vattagne, tenutasi settimana scorsa a Solduno. Lo spunto per una discussione sull’argomento l’hanno fornito le numerose lamentele giunte al Comitato dell’Associazione da parte della cittadinanza. Come riferito dal copresidente Francesco Ferriroli, «negli ultimi mesi numerose sono state le constatazioni dovute alla pessima gestione e al coordinamento di cantieri stradali aperti in contemporanea. Questi hanno originato problemi di traffico dinamico e statico». Le criticità non hanno riguardato solo l’installazione delle attività, bensì anche la tutela degli operai e degli addetti al controllo del traffico. In alcuni casi «la scarsa competenza, l’evidente mancanza di professionalità e non da ultimo l’assenza di controllo/sorveglianza hanno contribuito a creare situazioni spiacevoli e anche di pericolo». Nel contesto dei lavori stradali figura pure la semplice manutenzione; è il caso degli autocarri preposti alla pulizia delle canalizzazioni/tombini, su strade densamente trafficate come quella che da Ponte Brolla porta a Solduno, «non convenientemente segnalati e accompagnati da agenti di sicurezza». Nel suo intervento Ferriroli ha pure puntato il dito sulle chiusure momentanee di piazze e strade per eventi (Carnevali, funerali ecc...) «svolti in totale assenza di personale addetto al disciplinamento del traffico», come pure sugli «enormi e non tollerabili ritardi nel ripristino della viabilità al termine di manifestazioni di richiamo». Ha dunque auspicato che la polizia e chi deve effettuare le verifiche del caso dia prova di maggior presenza e controlli. Sempre in materia di viabilità, non poteva passare inosservato quanto accaduto lo scorso 23 marzo a Ponte Brolla, dove un autobus delle Fart, a causa di una panne e di un’errata manovra dell’autista ha finito per ostruire per una quarantina di minuti il traffico stradale e ferroviario in un nodo viario già di per sé alquanto critico. «Al di là dei disagi venutisi a creare che hanno suscitato il malcontento di molte persone, ciò che stupisce ancora oggi è il fatto che nessuno ha ritenuto degno di nota un episodio di questa gravità. A cominciare dalla direzione delle Fart e dal presidente del suo Consiglio d’amministrazione. Difficile credere che questi vertici non siano stati informati dell’accaduto e, pertanto, vien spontaneo chiedersi perché non abbiano ritenuto perlomeno opportuno presentare pubblicamente le proprie scuse per l’inconveniente».
Elogi sono invece stati rivolti agli agenti di prossimità della Sezione territoriale della Polcomunale, molto attenti ai bisogni della popolazione e in particolare della fascia più anziana.
Non si è comunque parlato di sola viabilità durante la seduta diretta da Claudio Franscella. Anche la cura del paesaggio ha avuto la sua parte; grazie al prezioso apporto dei volontari e all’importante sostegno logistico del Comune si sono svolte le giornate primaverili, estive e autunnali dedicate alla pulizia dei sentieri; un grande e significativo contributo al lavoro l’hanno dato anche i militi della Protezione civile di Locarno. Interventi importanti, che in occasione dell’incendio che ha colpito il bosco di Solduno il 12 febbraio, hanno dimostrato tutta la loro utilità, favorendo l’opera di spegnimento delle fiamme da parte dei pompieri di montagna. Presente all’incontro, il municipale di Locarno Pierluigi Zanchi ha illustrato un bilancio della quadriennale esperienza nel campo dell’eliminazione degli scarti verdi e della lotta alle invasive. Un compito che, per portare a risultati concreti, deve veder impegnati fianco a fianco i servizi comunali e cittadini proattivi (com’è il caso nella lotta alla zanzara tigre). Dati alla mano, ha illustrato i risultati di due progetti sperimentali virtuosi nella gestione del territorio e delle sue risorse. Nella lotta alle invasive in zona Parco Robinson-via Morettina, si è potuti arrivare alla creazione di una passeggiata ‘commestibile’ (con la messa a dimora di piante da frutta); in un secondo caso illustrando come sia possibile, attraverso un’opportuna gestione degli scarti da giardino e da cucina, creare un letto di materia organica sul quale poi piantare ortaggi. Il tutto, per strano che possa apparire, senza il ricorso all’irrigazione. In pratica i rifiuti verdi da fonte di costo e lavoro (sacchi spazzatura, acqua) diventano valore. L’altro municipale ospite della serata, Nicola Pini, ha invece illustrato ai presenti i contenuti del Pac (Programma d’azione comunale), l’agenda che determina i piani di crescita socioeconomica, pianificatoria e ambientale della Città di Locarno di domani. In questo ambito da segnalare l’incontro dei vari rappresentanti delle Associazioni di quartiere con la municipale Nancy Lunghi, a Palazzo Marcacci. La capodicastero Socialità, giovani e cultura ha presentato, in anteprima, alcune proposte di modifica di nomi di vie. Per Solduno era proposta la nomenclatura di una strada in ricordo di Anna Malé, patrizia di Solduno, mentre per il quartiere di campagna quello di Gaby Antognini. L’Associazione Solduno-Ponte Brolla-Vattagne ha suggerito di valutare e prendere in considerazione strade o parti di esse che non hanno, ancora oggi, un nome. Concludiamo segnalando un avvicendamento in seno al comitato, dove la segretaria Emanuela Dazio – ringraziata per il prezioso lavoro svolto in questi anni – è stata sostituita da Monique Romy.