Rispondendo a un’interrogazione l’Esecutivo ammette che a volte l’attesa può apparire eccessiva, ma garantisce il rispetto delle normative
A Locarno, nonostante alcuni tempi d’attesa potrebbero sembrare eccessivi, non ci sono “pedoni in ostaggio” dei semafori. È, riassumendo, l’opinione del Municipio, espressa rispondendo a un’interrogazione sul tema della consigliera comunale Valérie Camponovo.
L’esponente della Lega chiedeva in particolare lumi all’Esecutivo su uno specifico incrocio, quello tra Via Giovanni Orelli e Via Serafino Balestra – pur specificando di essere a conoscenza di situazioni simili anche presso altri snodi della città –. Un punto dotato in totale di quattro impianti semaforici, ai quali “ho potuto vedere con i miei occhi diverse situazioni pericolose”, dovute (anche) a un’attesa del “verde” ritenuta decisamente eccessiva e a un tempo concesso per attraversare al contrario troppo breve (meno di cinque secondi). Più precisamente Camponovo parlava, sulla base di più misurazioni effettuate da lei stessa, di attese di un minuto e 25 secondi di media, ma che molte volte superano i due minuti, portando la gente (anche 8-10 persone) ad ammassarsi pericolosamente sullo stretto marciapiede, a spazientirsi e spesso a passare con il rosso. Da qui tutta una serie di richieste, a partire dal possibile intervento per regolare in maniera differente i semafori in questione.
“La regolazione dei semafori richiede un'analisi molto approfondita dei flussi dei vari utenti sugli assi interessati”, si legge nella risposta del Municipio dopo un’introduzione nella quale si fa notare di dare molta importanza alla mobilità lenta (ad esempio attraverso il Piano di Mobilità scolastica e le aree Scendi e Vivi) e che la via Orelli è una strada cantonale di collegamento all'interno deIl'aggIomerato, lungo la quale è necessario garantire un corretto flusso di passaggi, regolamentando anche il transito dei pedoni. “Bisogna poi fare in modo – prosegue la risposta di Palazzo Marcacci – che ogni nodo semaforico sia coordinato con quelli adiacenti, così da garantire la massima fluidità possibile. Nella fattispecie, il coordinamento deve includere anche i due incroci sul Lungolago Motta, all'altezza di via Luini e in corrispondenza del Debarcadero. Quest'ultimo rimane il nodo più difficile da gestire, vista la forte presenza di pedoni in certi momenti della giornata e dell'anno. L'intero sistema è quindi regolato tramite una centrale semaforica, dove sono programmati degli scenari di regolazione, adattati al traffico negli orari di punta o in altri momenti della giornata. Questa premessa serve a far comprendere che non è possibile agire su di un solo nodo, senza con questi incidere sul funzionamento degli altri incroci e quindi sulla circolazione stradale nel suo insieme. Purtroppo, nel caso di via Orelli, nonostante gli sforzi svolti durante la programmazione, le fasi di tempo a disposizione dei pedoni risultano piuttosto limitate, all'interno di un ciclo che dura fino a 2 minuti. Da qui l'attesa che può apparire eccessiva, anche se si tratta di poco più di un minuto. Possiamo però garantire che la fase di verde, sommata alla fase di arancione, è conforme alle normative e permette il passaggio in sicurezza anche per persone anziane o famiglie con bambini”.
Il Municipio fa inoltre notare come “una delle misure del PALoc3 concerne proprio la verifica e l'ulteriore ottimizzazione dell'intera rete semaforica deIl'aggIomerato, con la creazione di una centrale di gestione unica a livello intercomunale. Sarà l'occasione per procedere a un nuovo controllo delle singole fasi, successivamente al completamento dei Iavori di adeguamento deIl'incrocio del Debarcadero”.
Camponovo aveva rivolto la sua attenzione anche agli utenti più fragili della strada, in particolare i bambini, chiedendo cosa viene o potrebbe venir fatto a livello di prevenzione e proponendo di “mettere dei cartelli ai semafori, anche con dei semplici disegni, per sensibilizzare i bambini (ma non solo)”, magari attraverso un concorso in collaborazione con le scuole. Ai primi quesiti il Municipio risponde che “campagne di sensibilizzazione e di istruzione nelle scuole vengono proposte annualmente in tutti gli istituti scolastici comunali”, prima di far notare come “l'incrocio indicato (via Orelli/via Balestra, ndr) non si trova su uno dei percorsi casa-scuola identificati sul nostro territorio comunale nell'ambito del progetto PMS (Piano di Mobilità Scolastica) promosso dal Comune, ciononostante esso risulta a norma, sicuro e regolato da impianto semaforico”.
Quanto ai cartelli specifici destinati ai bambini, pur facendo notare che “la posa di segnaletica non prevista dalle disposizioni legali non risulterebbe a norma”, l’Esecutivo la ritiene “un'idea interessante che vale senz'altro la pena di verificare con la direzione scolastica”.