Locarnese

Sev, una rinnovata Capanna Borgna come regalo

In occasione del quarantesimo del sodalizio al via i lavori di riqualifica dell'alpe e dei suoi stabili

24 aprile 2023
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“Non è facile raccontare in breve tempo l'attività sociale della Sev in questi 40anni. Le nostre capanne, i sentieri, le escursioni e la cultura della montagna: sono stati i grandi capisaldi (assieme al volontariato) della nostra società in tutti questi anni. Abbiamo un grandissimo patrimonio sociale che nessuno si immaginava all'inizio della storia quattro decenni fa. Ci tengo a ringraziare tutti i soci che si sono messi a disposizione in questi anni per le attività della Società escursionistica verzaschese”. Così ha esordito Giorgio Matasci, nel suo intervento in veste di presidente del sodalizio, durante l'Assemblea svoltasi sabato all'Agriturismo Saliciolo di Tenero, alla presenza di un'ottantina di soci. Dopo aver ricordato i simpatizzanti e membri scomparsi (tra questi anche l'ex vescovo don Ernesto Togni, “una persona legatissima ai nostri valori sociali fin dalla fondazione e che ha collaborato e partecipato alle diverse attività, ideando le messe sulle alpi verzaschesi a partire dal 1973 ”), Matasci si è soffermato sul prezioso lavoro di ampliamento e ristrutturazione delle capanne alpine Efra e Cognora prima di tessere elogi alle nuove leve: “In questi anni si è visto il nostro più grande patrimonio: sono i giovani con il loro attaccamento sociale alla Sev. È stato fondamentale il rispetto reciproco tra soci anziani e giovani. Per il nostro ottimo funzionamento abbiamo ricevuto molti apprezzamenti da numerose persone sia in valle che al di fuori della Verzasca, con la testimonianza di quasi 500 persone riunitesi alla capanna Efra”.

Un 2022 che segna pernottamenti e passaggi in crescita

Non poteva mancare, nella relazione presidenziale, uno sguardo alla passata stagione, caratterizzata da un’affluenza molto buona nelle capanne, dai pernottamenti in crescita, dall'aumento dei passaggi diurni nei rifugi, dal forte incremento della partecipazione alle gite in montagna organizzate, come pure dalle settimane di corsi di arrampicata con il gruppo giovanile. Sono state riproposte pure le serate culturali con una partecipazione da record per i tre eventi promossi in collaborazione con ‘Natal in Val’ a Brione Verzasca, il corso valanghe con Mattia Soldati e la serata di Riazzino, con Tiziano Branca e
Manlio Del Curto. Per coronare il 20°, all'Indoor Boulder Riazzino il 22 ottobre si è svolta un a festa e una conferenza di Dierdre Wolowinich. In aggiunta a tutto ciò sono stati eseguiti i tradizionali lavori di manutenzione della rete sentieristica (in collaborazione con il Patriziato di Corippo è stato sistemato il sentiero Monte Corgell - Garnasca).

Un'architettura alpina moderna e rispettosa

Per le attività di quest'anno, invece, per sottolineare il 40esimo della Sev saranno organizzate quattro gite a tema; il 12 maggio su iniziativa patrocinata dall’Albergo Hotel Eden Roc di Ascona ci sarà un serata di promozione sulle capanne ticinesi e, soprattutto, si darà anche il via ai lavori per la ristrutturazione della capanna Borgna. Situato in territorio di Vogorno, a poco più di 1’900 metri di quota, l'omonimo alpeggio che ospita il rifugio si trova all'interno del comprensorio della futura Riserva forestale protetta della Val Porta. Il progetto prevede la riqualifica e la valorizzazione dei suoi manufatti. Sui sei presenti, due sono crollati, due non sono utilizzati e non sono al riparo da cedimenti, mentre i due restanti sono utilizzati per l’attività d’accoglienza, in particolare uno serve da rifugio alpino societario (edificato su due piani con una cucina-soggiorno per ventidue persone e un dormitorio di diciannove letti). Il rustico accanto offre ulteriori nove posti letto. Questi ultimi rustici si presentano in buono stato di conservazione, seppur abbiano subito delle trasformazioni importanti negli anni ottanta. L'idea alla quale si sta lavorando punta al rifacimento completo dell’edificio principale così da ospitare venti persone per il pernottamento, fino a trentasei persone invece nella zona pranzo. Per quanto concerne i rimanenti stabili, verranno rinnovati solo in parte. Uno di essi accoglierà i servizi igienici e il deposito; al piano superiore sei posti letto in dormitorio. Un secondo verrà messo a disposizione del guardiano dell’alpe. Infine l'ultimo rustico presente verrà utilizzato come aula didattica in relazione alla Riserva forestale della Val Porta. Si prevede altresì la ricomposizione parziale dei due rustici crollati, solo per evidenziarne la memoria attraverso la messa in evidenza del loro basamento. Dal profilo architettonico si presume, infine, una conservazione dei valori architettonici originali, in particolare con il recupero delle volumetrie preesistenti. Secondo i preventivi, l'investimento complessivo dovrebbe aggirarsi sugli 1,15 milioni di franchi.