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Isole di calore: se il privato agisce, Ascona contribuisce

Tra le modifiche al regolamento sugli incentivi per il risparmio energetico c'è una ‘prima’ cantonale: il sostegno a chi risana edifici nel nucleo storico

Il borgo affacciato sul lago
(Ti-Press)
5 aprile 2023
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Giornate di caldo estremo e notti tropicali rappresentano una minaccia per la salute della popolazione urbana. “A causa del cambiamento climatico, i periodi di canicola diventano più frequenti, più lunghi e più caldi”. Un problema anche ad Ascona, la “Sonnenstube” per antonomasia. Ora il Municipio ha deciso di agire, proponendo modifiche al “Regolamento comunale per l’erogazione d’incentivi a favore del risparmio energetico, dell’uso di energie rinnovabili e della mobilità sostenibile”.

Una delle novità riguarda il fenomeno delle Isole di calore “una realtà nelle zone densamente edificate, dove le temperature risultano di qualche grado più elevate rispetto a quelle delle aree periurbane più verdi, amplificando gli effetti della canicola”, indica l’esecutivo nel messaggio che accompagna le proposte delle modifiche al regolamento, che sarà discusso dal Consiglio comunale nel corso della seduta prevista il prossimo 25 aprile.

Nel biennio 2020-2021, Ascona – insieme ad altri Comuni della Regione-Energia Verbano – ha svolto un importante studio sulle isole di calore e sulle possibili misure per contrastarle: “Da tale studio è emerso un documento, ora disponibile per tutti i cittadini, con delle linee guida”. Indicazioni su come attuare interventi per contrastare il fenomeno. “Alla luce di una problematica sempre più presente e che va a intaccare la qualità di vita dei cittadini, proponiamo di sostenere i proprietari che contribuiranno a ridurre le isole di calore con delle misure concrete”. Ad esempio: la trasformazione di superfici esistenti pavimentate (posteggi e piazzali) in zone verdi e dei tetti piani esistenti in tetti verdi. Ma anche “ulteriori misure di riconversione di aree particolarmente soggette al surriscaldamento estivo in prossimità di aree pubbliche (come coperture o soluzioni di ombreggiatura in zone di sosta)”. L’importo dell’incentivo sarà calcolato a seconda della misura adottata, con un minimo per singolo intervento di 400 franchi e un massimo di duemila.

Nel Borgo ammodernamenti energetici in armonia con il pregio architettonico

Le modifiche del regolamento propongono pure un incentivo per il risanamento energetico di edifici nel nucleo. Una novità che – stando al Municipio – rappresenta una “prima” a livello ticinese e che “dimostra l’importanza che il nucleo e la sua valorizzazione rivestono per Ascona”.

Nello specifico: “La priorità per la salvaguardia dei nuclei risiede nell’interesse a essere vissuti e preservati con rispetto. Il Comune è consapevole che per ottenere questo ambizioso risultato l’ammodernamento energetico è uno dei fattori con cui è necessario confrontarsi.

Risanare energeticamente un edificio situato all’interno di un nucleo storico comporta diverse sfide”, riconosce il Municipio. Occorre preservare la sostanza storica e il pregio paesaggistico. L’impegno progettuale per trovare soluzioni adeguate è maggiore; lo stesso dicasi per costi e rischi. È più difficile rispettare i valori minimi degli spessori dell’isolamento termico (anche pensando all’ottenimento degli incentivi); tuttavia è importante poter adeguare le diverse infrastrutture a normative ed esigenze funzionali attuali. “Alla luce di queste maggiori difficoltà che spesso incontrano i proprietari di edifici situati nel nucleo – riconosce il Municipio –, il Comune propone di sostenerli con un incentivo finanziario calcolato in funzione del miglioramento della classe energetica raggiunta dopo l’intervento”. Le migliorie andranno dimostrate con il Certificato energetico cantonale degli edifici (Cece) e il Comune sosterrà ogni aumento di classe energetica (ma devono essere almeno due classi) con importi fissi da mille a quattromila franchi. Il miglioramento energetico potrà passare sia dall’isolazione dell’involucro sia dalla sostituzione degli impianti.

Nel regolamento saranno inoltre ripresi diversi incentivi (con alcune modifiche) che già erano stati decisi negli anni passati. Gli ambiti presi in considerazione sono: le analisi energetiche, la conversione degli impianti di riscaldamento, la mobilità sostenibile (i sistemi che prevedono automobili e biciclette condivise, car e bike sharing, le stazioni domestiche di ricarica e l’acquisto di biciclette elettriche).

In totale, per l’anno 2023 il Comune di Ascona prevede di assegnare incentivi per un totale di 100mila franchi, suddivisi nei vari ambiti. La parte del leone, con 35mila franchi, la faranno i contributi per la conversione degli impianti di riscaldamento e teleriscaldamento per abitazioni private e strutture alberghiere.

Aiutare i cittadini nella svolta energetica

Con l’adozione delle modifiche – l’ultima parola, lo ricordiamo, spetta al Consiglio comunale – Ascona dimostra “ancora una volta la volontà di aiutare i propri cittadini nell’attuazione della transizione energetica”. Infine: “Le proposte si prefiggono l’obiettivo di un miglioramento continuo della qualità di vita nel rispetto dell’ambiente e del territorio. In particolare, basti pensare che finora nessun altro Comune ha proposto degli incentivi per stimolare il risanamento energetico all’interno del nucleo, con la finalità di mantenerlo vivo e attrattivo”.