Ofima, nel periodo 2021/2022 i chilowattora generati dagli impianti sono scesi del 38 per cento rispetto alla media
Poca pioggia, poca elettricità. “Le condizioni meteorologiche eccezionali, caratterizzate da scarsissime precipitazioni sia invernali che estive” hanno condizionato l'andamento dell'Ofima (Officine idroelettriche della Maggia Sa). Ha preso atto di questa situazione l'assemblea generale, tenutasi venerdì 24 marzo alla presenza dei rappresentanti degli azionisti e sotto la direzione del presidente Jörg Huwyler: all’ordine del giorno l’approvazione dei conti annuali.
Durante l'esercizio 2021/22 le centrali Ofima hanno generato 871,7 milioni di chilowattora (kWh), 38 per cento in meno della media pluriennale (ma anche il 43,6 per cento in meno rispetto all'anno precedente, quando erano stati prodotti 1'545 GWh). “La cospicua assenza di precipitazioni, soprattutto nei mesi invernali, ha condizionato pesantemente la produzione – indicano i vertici Ofima –. Per assicurare una riserva minima nei bacini di accumulazione in vista della stagione invernale, le centrali sono rimaste praticamente ferme da maggio in poi”.
Nel corso dell’esercizio 2021/22 gli azionisti di Ofima hanno ritirato l’elettricità erogata nelle centrali a un costo di produzione di 7,9 centesimi per kWh: “Una cifra superiore ai valori del passato, ma alla luce degli attuali prezzi di mercato sicuramente ancora competitiva”. Nell’esercizio in esame, in evidenza i costi relativi ai canoni d’acqua pagati al Cantone per un ammontare di 21,2 milioni di franchi, e i costi del personale pari a 12,1 milioni di franchi. Per le imposte sono stati versati 5,1 milioni di franchi: 400mila alla Confederazione, 3,1 milioni al Cantone e 1,5 milioni ai Comuni.
Per il rinnovo degli impianti e per ampliamenti sono stati investiti complessivamente 10 milioni di franchi, mentre alla manutenzione corrente sono stati destinati altri 14 milioni di franchi. “Sono tuttora in corso i lavori di rinnovo delle apparecchiature della tecnica secondaria della centrale Verbano, un progetto di una durata complessiva di quattro anni, per un costo pari a 4,8 milioni di franchi. Per la sostituzione delle quattro ruote Pelton dei gruppi della centrale Peccia sono stati spesi 3,2 milioni di franchi. Accanto a questi progetti maggiori, numerosi altri lavori di manutenzione sono stati eseguiti sulle opere di captazione dell’acqua, nelle centrali idroelettriche e sulle numerose teleferiche di proprietà dell’azienda, il tutto per mantenere in buono stato gli impianti”.
Nel rapporto annuale dell'Ofima, un capitolo è dedicato alla previsione nel futuro a breve e lungo termine: “Anche il prossimo anno d'esercizio sarà influenzato in modo determinante dagli sviluppi sui mercati energetici europei e dalle preoccupazioni per la sicurezza dell'approvvigionamento”.
Va detto che la situazione delle Officine idroelettriche di Blenio (Ofible) per il periodo 2021/2022 è simile a quella dell'Ofima (vedi in cronaca del Bellinzonese).