La Commissione intercomunale dei trasporti (Cit) replica alle critiche del presidente Ata: ‘L'obiettivo era consolidare quanto fatto in precedenza’
Il Programma di agglomerato di quarta generazione (PaLoc4) nei giorni scorsi è finito nel mirino del presidente dell'Associazione traffico e ambiente, Bruno Storni, che in una presa di posizione pubblicata da laRegione lo ha definito al limite della bocciatura da parte della Confederazione, arrivando pure a chiedere cambiamenti (tecnici e politici) nella Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (Cit).
Ora la Cit replica alle critiche, spiegando quali sono stati i passi compiuti e quali sono gli obiettivi del PaLoc4. Per prima cosa, sottolinea come non corrisponda al vero che un contributo federale del 40 per cento sia il minimo per il Programma d’agglomerato (Pa) del Locarnese: “Invero – si legge nella risposta Cit – non vi è alcun diritto al contributo federale. Se un programma è sovradimensionato o presenta benefici insufficienti non ottiene alcun contributo. Se invece un programma adempie ai criteri, l’aliquota è fissata tra il 30 e il 50 per cento in funzione dei costi e dei benefici, come per tutti gli agglomerati della Svizzera”.
In secondo luogo la Cit e il Cantone hanno “consapevolmente concepito il PaLoc4 come integrazione dei Pa precedenti, agendo in base alle richieste dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are) e rispettando i dettami imposti dalle Direttive sul programma traffico d’agglomerato. Si è dunque puntato su misure mirate e relativamente poco costose, dando continuità alla strategia dei PaLoc. In questo senso, nessuno si aspettava un PaLoc4 rivoluzionario (infatti le misure previste ammontano a complessivi 46,2 milioni di franchi a fronte dei quasi cento milioni previsti a suo tempo dal PaLoc3)”.
E ancora: “Gli obiettivi del PaLoc4 erano chiari sin dall’inizio: consolidare quanto fatto in precedenza, colmando le lacune delle precedenti generazioni. Nel Locarnese sono in corso molteplici lavori di realizzazione di opere legate al PaLoc2 e al PaLoc3. Cantone e Comuni sono pertanto già sotto pressione per realizzare le misure delle precedenti generazioni. Presentare il PaLoc4 è stata quindi una scelta coraggiosa che nessuno degli altri agglomerati del Cantone si è sentito di fare”.
Stando alla Cit, questa strategia si è rivelata vincente: “Tant’è che il Consiglio federale ha riconosciuto come cofinanziabile la quasi totalità dei costi annunciati e ha proposto al parlamento un’aliquota contributiva del 40 per cento, risultato egregio che ribadisce quanto fatto con le generazioni precedenti. Per i programmi di quarta generazione, sui 32 agglomerati valutati dal Consiglio federale solo uno ha ottenuto una proposta di contributo maggiore (45 per cento). Inoltre, a dimostrazione del buon lavoro svolto negli anni, il PaLoc 4 non ha subìto alcuna penalizzazione dovuta allo stato d’attuazione del PaLoc 2”.
La Cit ricorda che i PaLoc 2 e 3, in corso di attuazione, “puntano in particolare sulla riorganizzazione del trasporto pubblico avvenuta nel 2021, con corsie preferenziali e potenziamento delle fermate bus. Il tutto a testimonianza della ferma volontà della regione di garantire un tangibile salto di qualità nell’offerta. L’incremento dell’utenza registrato sui bus attesta la bontà di queste scelte. Anche le opere a favore della mobilità lenta, realizzate recentemente o tuttora in corso, confermano gli importanti sforzi della Cit per dare una svolta concreta alle abitudini di mobilità. Basti pensare alla nuova passerella sul fiume Maggia, alle ciclopiste appena realizzate in territorio di Ascona, Losone e Tenero o alle postazioni per lo stazionamento delle biciclette. Tutte opere che hanno favorito un incremento tangibile dell’uso della bicicletta. Per il traffico motorizzato, la Cit punta alla riqualifica multimodale degli assi urbani di cui via Luini a Locarno è un primo esempio concreto”.
Un capitolo a sé è quello della galleria Moscia-Acapulco: “Non abbiamo di certo rinunciato ai contributi federali dei vari programmi d’agglomerato – specifica la Cit –. La misura, elencata nel PaLoc4 tra quelle d’importanza sovra regionale, non è stata inserita nelle misure co-finanziabili, poiché l’opera in questione non adempie ai criteri di valutazione tecnica dell’Are”. A tal proposito, i contatti tra la Cit, il Cantone e l’Are “sono stati intensi e approfonditi e sono sfociati anche in una perizia che conferma la non finanziabilità dell’opera all’interno dei PaLoc. Anche l’attuale presidente dell’Ata era giunto alle medesime conclusioni nelle osservazioni alla bozza del PaLoc3 sulla galleria Moscia: ‘La misura proposta chiaramente non soddisfa neanche lontanamente i criteri costo/benefici dell’Are e potrebbe ridurre il grado di sussidio all’interno del PaLoc3’. Pertanto dal punto di vista tecnico la scelta è stata corretta. Il paragone con la misura di messa in sicurezza della strada cantonale fra Solduno e Ponte Brolla è fuorviante, in quanto quella misura dal punto di vista tecnico soddisfa invece i parametri federali per il cofinanziamento”. D’altra parte, la Cit “si rallegra che ci siano deputati alle Camere federali che spingono per una decisione politica di finanziamento federale della galleria Moscia-Acapulco. Sin d’ora ringraziamo i deputati a Berna per un’eventuale decisione della politica federale che possa ridurre l’onere finanziario a carico di Cantone e Comuni”.
Infine, “contrariamente a quanto affermato dal presidente dell’Ata, il PaLoc 4 non solo quantifica perfettamente gli obiettivi con gli indicatori Moca (Monitoraggio e controlling del traffico d’agglomerato) come richiesto dalla Confederazione, ma si spinge addirittura oltre, auspicando la seguente evoluzione dal 2015 al 2040: trasporto pubblico dal 14 al 33 per cento; traffico individuale motorizzato dal 77 al 56 per cento”. La Cit attende ora fiduciosa l’approvazione definitiva da parte delle Camere federali delle importanti misure integrative previste dal PaLoc4, a completamento di quanto impostato con i programmi precedenti per le basi infrastrutturali nell’ambito dei trasporti per un ulteriore sviluppo equilibrato e sostenibile del Locarnese.