L’Amministrazione risponde all’interrogazione della Sinistra Unita sui costi dell’elettricità e su possibili rinunce ai dividendi
Spingere la Società elettrica Sopracenerina (Ses) ad abbassare i prezzi dell’energia. A chiederlo, al Municipio di Palazzo Marcacci, era stata un’interrogazione della Sinistra Unita di Locarno dello scorso mese di settembre. Preoccupati per le conseguenze che l’esplosione dei costi dell’energia ha assunto in particolare per le economie domestiche, i firmatari avevano formulato tutta una serie di precise domande all’esecutivo cittadino. Tra le varie, anche quella relativa al dividendo 2021 per le azioni Ses detenute dalla Città. Proprio da lì parte la risposta municipale; nel 2021 il Comune di Locarno deteneva (e possiede tuttora) una quota pari al 18,5% delle azioni della Ses; tradotto in moneta, questo equivale a circa 613mila franchi. Va comunque precisato che nel 2015 la Città ha acquistato azioni per complessivi 7,1 milioni e dunque questi introiti annui permettono di far fronte all’investimento sostenuto a suo tempo.
Una seconda domanda riguardava, invece, la posizione del Municipio nel botta e risposta tra il Comune di Gordola e la stessa Ses sulla politica dei dividendi e delle tariffe applicate nel 2023; l’esecutivo cittadino, pur condividendo le preoccupazioni legate all’impennata dei costi, fa sapere di non concordare con la posizione dei vicini gordolesi e di sostenere la distribuzione dei dividenti ai Comuni azionisti per i vantaggi che ciò offre agli enti pubblici stessi; ricorda, inoltre, che il compito della Ses è quello di fungere da distributore di energia e non da produttore. Quindi per mandato deve garantire agli utenti una rete sicura ed efficiente, a tariffe dal prezzo adeguato. Altro aspetto affrontato nell’interrogazione della Sinistra, quello legato al risparmio energetico e ai passi intrapresi dall’Amministrazione per favorire minori consumi. È il caso dell’illuminazione pubblica, che grazie alla tecnologia al Led ha permesso notevoli riduzioni; il Municipio fa sapere di aver anche discusso l’eventualità di uno spegnimento, notturno, (integrale o parziale) dell’illuminazione dei singoli quartieri o comparti cittadini. Molti sforzi in questa direzione sono stati compiuti o sono allo studio anche per gli edifici scolastici, l’incremento del fotovoltaico, la sensibilizzazione dell’utenza e via dicendo. Misure che, si legge, stanno dando i loro frutti. Un’ultima domanda riguardava l’eventuale rinuncia, da parte del Municipio, all’incasso di dividendi straordinari della Ses in favore dell’abbassamento delle tariffe notturne. Anche in questo caso l’esecutivo conferma che il mantenimento del dividendo consente di valutare le politiche ridistributive a favore della cittadinanza e di stabilire misure e modalità idonee laddove necessario.