Regione, Comunità montana, Distretto turistico, Comuni e Provincia scrivono al Dipartimento del Territorio per elogiare il progetto del collegamento
Il Piemonte e le sue maggiori istituzioni entrano nel tunnel. Quello, per intenderci, del metrò alpino tra la valle Formazza e Bosco Gurin. Il progetto portato avanti da Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti di risalita della località della Rovana, raccoglie infatti un pieno di consensi non solo alle nostre latitudini (Ascovam, Comune di Bosco Gurin, ecc.) bensì anche tra gli enti d’oltre confine, tutti concordi nel sottolineare la bontà dell’idea e le ricadute, positive, che essa porterà alle due realtà territoriali divise dalla frontiera.
Il più interessato – poiché direttamente toccato − da questo progetto di collegamento su monorotaia sotto la montagna è, ovviamente, il Comune di Formazza, che in una lettera alla Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità datata inizio febbraio, rileva come "quello del metrò alpino rappresenti un progetto di valenza sovra regionale di primaria importanza per lo sviluppo turistico, economico e sociale delle due località (...) Un progetto strategico che fungerà da volano socio economico non solo per i due Comuni, bensì per i due territori transfrontalieri, considerando che a meno di due ore dalla stazione di partenza italiana si apre un bacino di utenza molto considerevole". Le autorità comunali ossolane non mancano di ricordare, tra le altre cose, anche il fatto che il collegamento avvicinerà due comunità della stessa origine walser che hanno, da sempre, mantenuto contatti e lavorato insieme, come dimostrato dal lavoro sinergico di riconoscimento della cultura citata da parte dell’Unesco". Il Comune di Formazza, per voce del sindaco, auspica quindi la realizzazione dell’opera.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Distretto turistico dei laghi, che nella sua missiva al Cantone ricorda il grande atout del progetto di metrò alpino: "permettere un ulteriore sviluppo turistico dei comprensori, dando impulso ad attività e servizi (ospitalità ricettiva, servizi e tempo libero) in ogni periodo dell’anno, favorendo quindi la destagionalizzazione dei flussi turistici, nonché un miglior posizionamento dei due territori nel mercato turistico internazionale".
Sottolinea la complementarietà delle due destinazioni (Bosco Gurin e Formazza) sia da un punti di vista delle attività invernali ed estive, sia da quello delle strutture ricettive, l‘Unione montana Alta Ossola. "La sempre più crescente tendenza alla destagionalizzazione − si legge nella lettera – permette inoltre di prevedere ulteriori sinergie nelle nuove offerte turistiche, ad esempio nel campo dell’escursionismo e della mountain bike. Basti pensare a un turismo trasversale che permetta di unire il massiccio del San Gottardo alla Formazza, la Valle Leventina al Piemonte, l’alto Vallese alla Vallemaggia e al Lago Maggiore, in un circuito dalle molteplici varianti ciclabili, escursionistiche e funiviarie che ha come prerogativa fondamentale l’apertura delle alte valli". Aspetto, questo, fatto suo anche dall’Unione nazionale dei Comuni-Comunità enti montani (Uncem), secondo la quale "con questa impostazione e opportunità esemplare le due vallate si garantiranno un potenziale di mercato più ampio".
La lista degli enti e delle istituzioni che hanno scritto a Bellinzona per perorare la causa del trenino sotto la montagna non poteva certo escludere la Provincia del Piemonte. Quest’ultima, sottolineando la decisione della Direzione sviluppo territoriale e della mobilità ticinese, che come noto ha deciso di avviare la fase di partecipazione e informazione (consultazione) in relazione alla proposta di modifica del Piano direttore cantonale (Pd), "non può che esprimere sostegno verso un’iniziativa progettuale volta a mettere in relazione due aree geograficamente distinte, ma con importanti punti in comune, per un possibile sviluppo dei due comprensori turistici". Anche la Provincia ritiene questa mossa utile "a promuovere una frequentazione pluristagionale del territorio, con conseguente miglior posizionamento sul mercato turistico internazionale".
Infine il Consiglio regionale del Piemonte, nella sua lettera inviata al Senatore Matteo Salvini, a capo del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, ricorda l’importanza, "per la competitività del Sistema Paese e per lo sviluppo delle aree marginali, che restano la priorità tra le priorità", di un simile progetto. Tema del quale il Consiglio vorrebbe discutere in occasione di un incontro con Salvini stesso.