Lo sostengono alcuni cittadini che hanno lanciato una petizione per far abbassare la velocità a 30 km/h in via Franzoni, via Varenna e via Vallemaggia
Alcuni residenti di via Franzoni, via Varenna e via Vallemaggia a Locarno – Giorgio Ortelli, Fiorenzo Cotti e Pero Rajkovacic, unitisi nel "Gruppo per 30 km/h" – hanno lanciato una petizione per denunciare, affermano, "la situazione di costante e fastidioso rumore del traffico che influenza negativamente la qualità della vita e la salute non solo dei residenti, ma anche di chi lavora a ridosso di queste strade".
Nel testo si evidenzia come "il rumore interferisca con il sonno, causi stress e ansia, e possa aumentare il rischio di malattie cardiache e problemi di salute mentale. Il rumore distrae e indebolisce la concentrazione durante la giornata e di notte impedisce di addormentarsi o trasforma il sonno profondo in sonno leggero. Anche i bambini sono particolarmente sensibili a questo tipo di inquinamento acustico, che può causare loro disturbi del sonno e dell’apprendimento. Inoltre si ribadisce che dormire o lavorare con le finestre aperte è un diritto che ora su queste tratte è negato. Senza tralasciare che d’estate poter tenere le finestre aperte permetterebbe di evitare l’utilizzo della climatizzazione, riducendo lo spreco di energia".
I firmatari chiedono quindi alle autorità competenti di intervenire con provvedimenti alla fonte e formulano alcuni suggerimenti: "Potrebbero esser le pavimentazioni fonoassorbenti, che però sono troppo costose e con effetto di breve durata; oppure la riduzione della velocità, come già sperimentato in molte altre città svizzere per ridurre i livelli di rumore e migliorare la sicurezza stradale, che si realizza con semplici accorgimenti poco onerosi. In particolare, si chiede di limitare la velocità a 30 km/h in via Franzoni, via Varenna e via Vallemaggia, per proteggere la popolazione dagli effetti nocivi e molesti del rumore e garantire una maggiore sicurezza per tutti. Una riduzione della velocità da 50 a 30 km/h porta in media a una diminuzione del rumore di circa 3 dB. Questa misura corrisponde per efficacia a quella generata dalla riduzione del 50% del traffico stradale".
I promotori fanno anche notare come l’Organizzazione Mondiale della Sanità "sostiene che la riduzione del rumore del traffico è una questione di salute pubblica e raccomanda l’adozione di misure per ridurre l’esposizione al rumore del traffico e migliorare la qualità dell’aria e del suono nei centri urbani. L’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam), attribuisce al rumore stradale dei costi annui di circa 2,3 miliardi di franchi. Da un lato il valore delle proprietà esposte diminuisce e dall’altro le conseguenze dell’inquinamento acustico sulla salute sono onerose. Addirittura l’Unione delle città svizzere vuole che il limite massimo di velocità di 30 km/h diventi la norma nei centri urbani, in modo da ridurre i disagi per la popolazione legati al rumore del traffico".
La petizione è stata anche pubblicata online su act.campax.org: 30km/h per ridurre il rumore del traffico a Locarno Campagna-Solduno (per ulteriori informazioni scrivere a stop.rumore.traffico@gmail.com).