Lo spostamento e il raddoppio delle serate del carnevale di Locarno non fanno felici i vicini: Maggia e Gordola chiamati a far buon viso a cattivo gioco
«Chiaramente sono cambiamenti importanti che vanno a toccare sensibilità diverse e rapporti che negli anni si erano ormai consolidati, non tutti saranno contenti». Sono le parole usate su queste stesse pagine dal presidente del comitato organizzatore della Stranociada, Lorenzo Manfredi, nel commentare il cambio di date e il raddoppio delle serate dell’edizione di quest’anno del carnevale locarnese, anticipato di due settimane e ora in programma dal 3 al 5 febbraio. Dietro quel "tutti", ci stanno in particolare due altri carnevali della regione che si svolgeranno nello stesso weekend, Maggia e Gordola, nonché gli abitanti della Città Vecchia, che verrà "consegnata" per due serate (e non più una come da tradizione) a Re Pardo II.
«Effettivamente all’inizio ci siamo un po’ arrabbiati, anche perché non c’è stata una discussione, semplicemente siamo stati messi di fronte al fatto compiuto – afferma Mattia Terzi, presidente dell’Ente Manifestazioni Maggesi, che si occupa dell’organizzazione del carnevale di Re Bacheton –. Oltretutto quella di quest’anno era già un’edizione particolare, visto che torniamo dopo due anni di stop, per cui avremmo volentieri fatto a meno di un’ulteriore incognita legata alla concorrenza della Stranociada. Presumo che al sabato sera da Locarno arriverà qualcuno in meno, visto che avranno il carnevale da parte a casa. O magari ci sarà chi farà una serata da noi e una a Locarno. Sono due stili di carnevale completamente differenti ed è difficile fare delle previsioni, staremo a vedere».
A far storcere il naso al presidente del comitato organizzatore vallerano, il fatto che «Locarno e Maggia sono i due carnevali più grossi del Locarnese, perché nonostante il nostro sia un piccolo paese, prima della pandemia il sabato sera riuscivamo a portare in piazza fino a 1300 persone. Di conseguenza, è un peccato vederli in programma le stesse sere (3 e 4 febbraio, ndr). Ma lasciamoci sorprendere, magari si rivelerà una formula vincente per entrambi gli eventi».
Evento che in quel di Maggia si aprirà già lunedì 30 gennaio, con gara di scopa e pizzoccheri. La sera seguente andrà in scena la tombola, mentre il mercoledì sarà dedicato ai bambini nella prima parte (dalle 14) e in seguito, dopo la consegna delle chiavi ai regnanti, l’incoronazione della nuova regina e la cena a base di lessata mista, alla musica dei Doppia Linea. Dopo il riposo del giovedì (con solo la finale serale della gara di scopa), le due principali serate di festa venerdì e sabato, riservate ai maggiorenni e inframezzate da una giornata (sabato) con tanto di corteo reale, pranzo gratuito (polenta e umido) e grande giro di tombola.
«Abbiamo mantenuto a grandi linee la stessa formula degli scorsi anni, con i gruppi live del sabato sera (Ethica e dj Cande, ndr) e puntando sulla cucina, oltre alla gara di scopa, al carnevale dei bambini e la premiazione delle migliori maschere sia il venerdì, sia il sabato. Diciamo che è un carnevale pensato per la nostra popolazione, nel quale "ospitiamo" più che volentieri chi viene da fuori, in particolare nelle ultime due serate».
Qualche novità è invece stata introdotta in quel di Gordola, come la serata a numero chiuso (150 persone, resta ancora qualche posto) con cena a base di Tartare del venerdì. I festeggiamenti di Re Zeca al Centro manifestazioni Quirino Rossi si apriranno mercoledì 1 febbraio con il Carnevale dei bambini (dalle 13.30) e si concluderanno proprio sabato 4 con la serata principale – dopo un altro pomeriggio dedicato alle famiglie – a entrata libera, così come gratuita sarà anche la serata del giovedì, cena a base di gnocchi compresa.
«Sono 65 anni che il carnevale di Gordola va in scena in queste date e non siamo tanto d’accordo che si cominci a spostarle come ha fatto Locarno, perché se tutti si mettono a farlo non se ne esce più e in generale mi sembra un colpo basso nei confronti dei piccoli carnevali come il nostro – spiega Marcel Glanz, presidente del comitato organizzatore nonché Re del "regno" gordolese –. Inoltre non sono sicuro che sia una scelta azzeccata, perché la mancanza della "concorrenza" di Bellinzona rischia di creare loro problemi di gestione. Mi auguro che non sia così e che vada tutto bene, così come magari alla fine questo cambiamento si rivelerà un bene anche per noi, ma potremo dirlo solo a bocce ferme. A quel punto, tireremo le somme e faremo le nostre valutazioni».
Da notare che tra le varie possibilità, c’era anche quella che la Stranociada unisse le forze con i vicini di Solduno, che da 49 anni organizzano il carnevale Ribellonia, ma non è stata trovata un’intesa. Sabato 11 febbraio la scena sarà quindi tutta per Re Ribell, che ai suoi sudditi proporrà un programma molto ricco: si partirà alle 11.30 in piazza con la consegna delle chiavi ai regnanti, proseguendo con il pranzo (risotto e luganiga), tanta musica (dj Ciccio, Mystic Barrito, Anfrigola e Gatt Band) e tante attività per i bambini, compreso il corteo mascherato (alle 15) che si concluderà con una merenda offerta. La sera invece si ristabilirà una tradizione che nelle ultime edizioni si era interrotta, con i bagordi notturni che non si terranno più nel villaggio di tendine ma che torneranno nei bar di Solduno.
Quanto agli abitanti della Città Vecchia, che dovranno "subire" (perlomeno chi non ama il carnevale) non più una ma due serate di bagordi sotto casa, la sensazione captata girando tra i vicoli e parlando con la gente è che non si facciano certo salti di gioia, ma nemmeno si condanni a priori la scelta degli organizzatori. Un pensiero sintetizzato dal presidente dell’Associazione Pro Città Vecchia, che ha lo scopo di tutelare gli interessi del quartiere, dei suoi commercianti e degli abitanti.
«Non ho ricevuto particolari reazioni alla notizia del raddoppio delle serate – afferma Corrado Di Salvo –. Probabilmente qualcuno non troppo contento ci sarà, ma la Stranociada è pur sempre una manifestazione che fa vivere la Città Vecchia, per cui qualche concessione si può anche farla. Dal punto di vista dei commercianti, l’importante è che durante il giorno le vie siano libere, ma mi sembra che in questo senso è sempre andato tutto bene. Attendiamo l’evento, se poi ci sarà qualcosa che non avrà funzionato, lo faremo notare».