Da novembre il cantiere per l’edificazione ex novo della struttura, simbolo turistico collinare soprastante la Madonna del Sasso
Non è soltanto un albergo-ristorante da ricostruire, quello che a Orselina campeggia, dagli inizi del secolo scorso, fra la fermata della funicolare a nord e il Santuario della Madonna del Sasso a sud. È molto di più: un simbolo in primis per la collina e poi per il turismo della regione. Non per niente il grande passo costituito dalla demolizione dell’edificio esistente – ormai desueto – e dalla ricostruzione ex novo, è stato intrapreso direttamente dalla Società della funicolare Locarno-Madonna del Sasso, proprietaria dell’impianto di risalita, nonché del ristorante con alloggio.
La notizia di oggi, confermata dall’architetto Paolo Pedrazzini, presidente del CdA, e dal nuovo direttore della Sa, Fabio Pedrazzini, è che il progetto di nuovo albergo e ristorante ha ottenuto, due anni dopo la presentazione della domanda di costruzione, la sua licenza edilizia definitiva.
È cresciuta cioè in giudicato dopo le iniziali valutazioni incrociate da parte di Ufficio dei beni culturali e Municipio di Orselina, e l’opposizione iniziale da parte della Società ticinese per l’arte e la natura, che anche comprensibilmente, avendo a che fare con un nuovo edificio incastonato in una delle zone storicamente e culturalmente più "delicate" di tutta la collina locarnese, ha voluto vederci chiaro fin da subito. «La doverosa premessa – dice Paolo Pedrazzini alla "Regione" – è che il progetto è stato concepito in base all’esigenza che la "primadonna" rimanga il Santuario della Madonna del Sasso. Per questa ragione il nuovo edificio ha linee molto semplici e non avrà facciate colorate, ma sarà tinteggiato in una tonalità grigia simile alla stazione della funicolare. Il sito è inoltre molto particolare: parliamo del cucuzzolo di roccia che ha ospitato sin dagli albori il ristorante con alloggio, costruito subito dopo la messa in esercizio della funicolare da parte di Giovanni Pedrazzini e Francesco Balli (nel 1906). Per la nuova costruzione abbiamo ripreso i basamenti esistenti, confermando in pratica le volumetrie».
Quanto ai contenuti, al piano terra (fronte via Santuario) vi sarà l’entrata al ristorante, che conterà al massimo 56 posti all’interno e 88 sulla scenografica terrazza esterna affacciata sul Delta. Sopra di esso verranno realizzate 11 camere, idealmente di standing 2-3 stelle, «concepite quasi secondo il carattere di un ostello per pellegrini – rileva Paolo Pedrazzini –, quindi niente di particolarmente lussuoso. Lo stesso varrà per il ristorante. Ai gestori verrà chiesto di evitare proposte "chic" o costose. Dovrà infatti servire di giorno i passanti – notoriamente numerosissimi, vista l’attrattività internazionale del Santuario – e alla sera in particolare la popolazione locale».
Un’idea, interessante, che frulla in testa all’architetto, è quella di un lungo "tavolo del tu", «dove ci si siede assieme ad altri viandanti per familiarizzare, nel perfetto spirito dei pellegrini, magari avendo anche la possibilità di incontrare, talvolta, i frati del Convento». Non è naturalmente detto che sarà proprio così, ma il concetto che c’è alla base è quello, espresso anche con la conferma dello spazio di ristoro esterno, ma coperto, all’entrata da via Santuario: «Gli orselinesi lo amano molto per aperitivi di passaggio o per scambiare due chiacchiere osservando chi transita. Non c’è motivo di cambiare delle belle abitudini che fanno anche il carattere della zona».
A proposito della gestione, Fabio Pedrazzini nota che sono in corso contatti con un esercente-consulente, in predicato di prendere anche il timone della futura azienda. Al momento sono in corso valutazioni rispetto all’affitto confacente per un’attività del genere. Probabile, relativamente all’albergo, che possa venir gestito secondo modalità "smart", ovverosia con riservazioni naturalmente effettuate in rete e occupazione poi tramite "self check-in".
La particolarità dell’assenza di parcheggi propri non inquieta proprio considerando l’ubicazione: fra due linee di bus (la 3 e la 4) con passaggi frequenti, e a ridosso sia della funicolare Locarno-Orselina, sia della funivia Orselina-Cardada. Ampie possibilità di parcheggio esistono per altro all’esistente autosilo situato a pochi minuti di distanza, e lungo la strada cantonale.
Il cantiere dovrebbe prendere avvio a novembre, in concomitanza con la seconda tappa dei lavori della funicolare, che riguarderanno soprattutto il restauro del viadotto in pietra.
La consegna del nuovo Ristorante-albergo Funicolare è attesa fra la primavera e l’estate del 2025.