La digitalizzazione in aiuto agli allevatori: testata con successo una tecnologia che consente di rintracciare il bestiame nei boschi e sulle creste
Digitalizzazione in montagna: avviata con successo l’innovativa geo-localizzazione del bestiame in Verzasca, un territorio particolarmente vasto e impervio, dove l’utilità di una localizzazione precisa e continua del bestiame sugli alpeggi, in particolare per ovini e caprini ma anche per i cani-pastore, sta diventando una sentita necessità. Tra i motivi principali, il forte innalzamento del limite del bosco negli ultimi decenni a copertura di aree dove era un tempo maggiormente facile l’individuazione delle greggi. Inoltre, eventi atmosferici sempre più estremi e improvvisi e, non da ultimo, la sempre più diffusa presenza del lupo preoccupa e impegna fortemente l’agricoltura di montagna, specialmente in zone ripide e difficili dove non risulta oggettivamente possibile una gestione improntata sulla presenza continua dell’uomo, con cani di protezione o con recinzioni.
Vista l’importanza dell’agricoltura di montagna per la qualità del territorio e la sua economia, l’Associazione Agricoltori Valle Verzasca ha raccolto la sfida di sviluppare un progetto innovativo per agevolare, tramite ricettori, la gestione delle greggi, affidando alla Fondazione Verzasca la conduzione e concretizzazione dell’iniziativa che sfrutta le tecnologie date dalla digitalizzazione.
Il progetto realizzato con la tecnologia della ditta svizzera Alptracker Ag consiste nel poter geolocalizzare, in tempo reale, il proprio bestiame attraverso un’applicazione per smartphone e Pc grazie alle informazioni raccolte da una piccola rete d’antenne a bassissima intensità (LowPower Network) e decine di ricettori sui capi.
L’obiettivo condiviso fin dall’inizio era di proporre una soluzione coordinata su scala regionale. Dopo un’informazione e sondaggio a tutti i potenziali interessati, si sono coinvolti individualmente gli agricoltori aderenti per riconoscere e delimitare con precisione le zone degli alpeggi da coprire dal segnale tenendo conto di possibili future estensioni. Si sono quindi individuati i migliori punti strategici in cui posare le sei speciali antenne e installate già nel corso del mese di maggio. Ben dieci agricoltori della Valle Verzasca e del Piano hanno potuto così beneficiare già durante il carico estivo degli alpi dei ricettori, funzionanti con semplici normali batterie. Complessivamente, un centinaio di ricettori sono stati consegnati e attivati. Grazie alle antenne, la posizione precisa del bestiame viene riportata all’allevatore sul suo telefono o computer in tempo reale, così come una moltitudine di altre informazioni come la mappatura precisa degli spostamenti o segnalazioni via Sms se il capo appare fermo per troppo tempo, spostamenti repentini (come l’attacco da predatori) o se entra o esce da determinati perimetri definiti.
I feedback dopo i primi sei mesi confermano la praticità del sistema malgrado alcune aspetti che sono in corso di miglioramento per raggiungere l’ottimo funzionamento di questa novità. Gli agricoltori sono riconoscenti di come si possa ora risparmiare un po’ di energie, ansie e tribolazioni.
La dotazione di ricettori anche su cani pastore si è rivelata particolarmente utile per facilitare la convivenza con gli escursionisti di passaggio. Una maggior serenità e sicurezza, dunque, anche emotiva, è riconosciuta dai beneficiari, sebbene la massiccia presenza del lupo inquieti sempre molto.
L’Associazione Agricoltori e la Fondazione Verzasca ringraziano l’Associazione Aiuto svizzero alla montagna (Berghilfe), la Fondazione ex latteria di Tenero e la Sezione agricoltura del Dipartimento del territorio per il loro indispensabile sostegno finanziario nonché i Patriziati interessati per la sempre ottima collaborazione. L’investimento complessivo è risultato di poco inferiore ai 60mila franchi.
La tecnologia, quando introdotta in modo pragmatico, con immediati e chiari benefici nonché senza causare troppi oneri gestionali, genera una alta e positiva accettazione con ottimi riscontri, come si è avuta conferma nell’attuale progetto realizzato.
Con questa iniziativa, su scala regionale e innovativa, si sono unite più aziende per uno scopo comune, confermando l’utilità di partner affidabili e capaci che assumano il coordinamento di progetti a tutto vantaggio, sgravio e sostegno di un settore agricolo fondamentale ma anche assai fragile, soprattutto nelle regioni periferiche e di montagna.