Il Carnevale locarnese raddoppia le serate (venerdì 3 e sabato 4 febbraio), schivando il Rabadan ma ‘cozzando’ con i bagordi a Maggia e a Gordola
La Stranociada non si accontenta di tornare nella sua versione "completa" dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia. No, l’edizione 2023, in programma tra due settimane, oltre a riproporre i festeggiamenti serali, li raddoppia e li inserisce in un villaggio allargato e rinnovato, oltretutto in due date – venerdì 3 e sabato 4 febbraio (il 5 la risottata) – anticipate di un paio di settimane rispetto al solito per evitare la concomitanza con il Rabadan di Bellinzona, in programma dal 16 al 21 febbraio. Decisioni (in particolare il raddoppio) delle serate) che permettono agli organizzatori (l’Associazione Locarnaval) di massimizzare lo sforzo e garantirsi anche una certa tranquillità a livello finanziario, favorendo allo stesso tempo anche le società sportive e ricreative della regione (una decina) che gestiscono le varie tendine disseminate in Città Vecchia. Queste ultime saranno tra l’altro più numerose rispetto alle passate edizioni, così come sarà più lungo il percorso circolare tra piazza Sant’Antonio e il Bistrot al Borgo, dove è prevista la zona food. Oltre alle storiche tendine, ci sarà infatti la partecipazione di alcuni ristoranti e commerci della Città Vecchia, nuove postazioni bar e quattro food truck.
Tutti felici? Non proprio, come ammette il presidente del comitato organizzatore, Lorenzo Manfredi... «Noi siamo felici, perché in relativamente poco tempo siamo riusciti a mettere in piedi un programma estremamente ambizioso e innovativo – spiega il numero uno del gruppo Locarnaval –. Con l’allargamento del villaggio e il passaggio da una a due serate, la Stranociada diventa un vero e proprio carnevale e offrirà ai partecipanti un nuovo tipo di esperienza. Chiaramente sono cambiamenti importanti che oltre a richiedere un grande sforzo al nostro comitato, vanno a toccare sensibilità diverse e rapporti che negli anni si erano ormai consolidati. In primis, le nuove date si sovrappongono ai carnevali di Maggia e Gordola e capisco che possa dare un po’ di fastidio, ma altre soluzioni miracolose che accontentano tutti non ce n’erano. Inoltre, il raddoppio delle serate non fa forse felici i residenti della Città Vecchia, ne siamo consapevoli, ma sarebbe impensabile una Stranociada senza includere questa zona della città. Qualcuno dice di farla nella Rotonda, ma non sarebbe la stessa cosa. In ogni caso, abbiamo messo in piedi un sistema capillare di informazione con tanto di recapito telefonico per ogni evenienza e tengo anche a sottolineare che sabato mattina la zona verrà riaperta anche alle auto, per tornare in "modalità villaggio" in serata».
A proposito di villaggio, con l’allargamento dei confini della zona dei festeggiamenti (con tanto di nuovo capannone principale) e il ricco programma d’animazione, gli organizzatori si aspettano «un’affluenza più importante degli anni scorsi – quindi circa 10mila persone sulle due serate –, perché penso che la gente abbia voglia di uscire e svagarsi, ma anche perché l’offerta è davvero allettante, con un villaggio più grande che conta un capannone immenso in piazza Sant’Antonio che copre anche la statua del Marcacci e ospiti musicali che faranno ballare tutti».
Si parte venerdì 3 febbraio alle 19 con l’apertura del villaggio del carnevale, seguita alle 21 dalla cerimonia della consegna delle chiavi da parte del sindaco Alain Scherrer e l’incoronazione della nuova consorte di Re Pardo II. Alle 23 salirà sul palco il primo ospite d’eccezione, Johnson Righeira, in una serata allietata anche dalle note delle guggen Bau Band e Ciod Stonaa, nonché dalla musica dei dj di Radio Ticino. All’una di notte la premiazione del concorso delle tendine, poi la festa andrà avanti fino alle 4 del mattino. Il giorno seguente, sabato, apertura del villaggio sempre alle 19 con le guggen Spakabelli e Lipa Band e i Dj di Radio Ticino. Alle 22.30 sfilata delle maschere (premiazione all’una) e alle 23 concerto di un’altra grande ospite, Cristina D’Avena. I bagordi andranno avanti fino alle 5 del mattino.
Come in occasione delle passate edizioni l’area del carnevale sarà ben delimitata e accessibile unicamente da due entrate sorvegliate (in Piazza Ospedale e di fronte alla Biblioteca cantonale) e solo ai maggiori di 16 anni. Il biglietto d’ingresso per entrambe le serate è in prevendita fino al 20 gennaio al costo di 35 franchi (40 alla cassa), quello per la serata di venerdì a 15 franchi (20), quello per il sabato a 20 (25). Per chi avrà acquistato il proprio biglietto online (eventfrog.ch/stranociada23), ci sarà una speciale cassa prevendita, dove sarà possibile ritirare il proprio braccialetto d’entrata.
Quanto ai trasporti, Manfredi tiene a sottolineare come sabato 4 e domenica 5 febbraio, tra la una e le 5 del mattino sarà disponibile un servizio di bus navetta che coprirà cinque linee del Locarnese. Tutte le navette partiranno dalla stazione Cinque Vie e il biglietto, acquistabile presso la cassa adibita in Piazza San Francesco a partire da mezzanotte, costerà 5 franchi.
E non è finita, visto che domenica 5 febbraio a mezzogiorno verrà riproposta la risottata (o meglio la Strarisotada) in piazza Grande, preceduta alle 11 dal saluto del sindaco di Locarno e seguita, alle 14, dalla sfilata in maschera dei bambini. Come da tradizione completano il programma dei festeggiamenti un’altra risottata, quella benefica presso il Centro di accoglienza Casa Martini a Solduno (giovedì 2 febbraio 2023) e il corteo dei bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari di Locarno, che si terrà invece venerdì 17 febbraio 2023. Sarà proprio quest’ultima a chiudere ufficialmente la Stranociada 2023. Il corteo partirà alle 14 dalla Rotonda di Locarno verso la Piazza Grande, dove Re Pardo II e il suo seguito riconsegneranno le chiavi della Città al sindaco Scherrer. Il pomeriggio verrà allietato musicalmente dalla Lipa Band, e si concluderà con una merenda offerta dal Gruppo Genitori Locarno presso la Rotonda.
E proprio ai bambini è legato uno dei due sogni al momento nel cassetto del presidente del comitato organizzatore... «Mi piacerebbe, forse già dalla prossima edizione, fare qualcosa in più con le scuole, allargando il corteo mascherato a tutto il Locarnese. Resta più lontana la realizzazione dell’altro sogno, ossia un corteo di carri e gruppi. Ma non lo abbandoniamo».