Apre il 17 gennaio nello stabile delle Scuole di Prato Sornico lo spazio gestito da Pro Senectute che proporrà attività per la terza e quarta età
Un punto di incontro intergenerazionale, come si usa dire. Ma in questo caso anche qualcosa di più: un terreno di scambio fra nonni e nipotini, se è vero, come è vero, che fra gli ospiti del Centro diurno e gli allievi dell’Istituto scolastico comunale ci sono (anche) legami di parentela.
È un progetto importante per la Valle Lavizzara, quello nato pochi mesi fa e sviluppatosi velocemente all’ombra della mancata realizzazione della casa anziani di Broglio. Il 17 gennaio aprirà infatti alle scuole di Prato Sornico il Centro diurno Lavizzara, che per due giorni a settimana, grazie alla presenza di un operatore di Pro Senectute, doterà gli anziani della valle di uno spazio d’attività tutto loro, e dall’altra consentirà una preziosissima interazione fra gli ospiti e i bambini della scuola dell’infanzia e quelli della pentaclasse di scuola elementare.
Come ricorda Chiara Donati, vicesindaca e capodicastero incaricata per Lavizzara, «tutto è iniziato nel 2018, quando ero ancora in Consiglio comunale. Allora era stato sollevata la problematica di come intrattenere gli anziani della valle. Appositamente era stato creato un gruppo di lavoro, incaricato di informarsi non tanto in merito all’eventualità di realizzare un centro socio-assistenziale, quanto ad una figura di operatore socio-assistenziale; una persona che potesse cioè aiutare ad intrattenere gli anziani, proponendo loro delle attività». Sullo slancio dell’idea il gruppo di lavoro si era recato in trasferta a Cadenazzo, prosegue Chiara Donati, per confrontarsi direttamente con una realtà già esistente in loco grazie alla presenza di un operatore. «Nel frattempo era però emerso il grande tema dell’innalzamento della struttura di Cevio, con il consigliere comunale Daniele Rotanzi che aveva proposto di intervenire invece a Broglio, integrando nella prevista casa anziani anche un Centro diurno, oppure anche solo un operatore socio-assistenziale e magari un medico, per inglobare un po’ tutto. L’idea insomma era quella di creare una struttura del genere a Broglio e su quella avevamo continuato a basarci».
Peraltro, come noto, dopo l’arrivo e la perdurante presenza della pandemia, il progetto di casa anziani a Broglio è caduto, come rileva la vicesindaca di Lavizzara: «Oggettivamente – spiega infatti – con il Covid è subentrata una certa incertezza generalizzata, sia a livello di disposizioni edificatorie, sia per quanto riguarda la questione finanziaria: se prima della pandemia ci si poteva attendere particolari slanci di generosità in quanto a donazioni, dopo ci si sarebbe ritrovati a cercare fondi in un contesto più reticente, o prudente».
Lasciando quindi sfumare il grande obiettivo della casa anziani a Broglio, «si è continuato a cullare l’idea di un Centro diurno, e lo si è fatto con la sezione di Maggia della Pro Senectute, la cui responsabile mi aveva chiesto informazioni circa la possibilità di estendere il servizio fino da noi in Lavizzara – prosegue Donati –. Nel 2021 sono così stati condotti dei colloqui bilaterali, ci siamo recati dall’Ufficio anziani e da Pro Senectute a Bellinzona e abbiamo ricevuto i rappresentanti dello stesso Ufficio anziani in valle. Tutti questi sforzi si sono in qualche modo concretizzati nei mesi scorsi, durante il ’22: a giugno abbiamo saputo da Bellinzona che lo Stato avrebbe potuto integrare il Centro diurno solo dal preventivo ’23, anno in cui ne era appunto stata fissata l’apertura. Chiarita la tempistica, dopo aver parlato con l’Ispettorato e con l’Ufficio di sanità abbiamo individuato la "location" ideale nell’Istituto scolastico di Prato Sornico, che dedicherà quindi una parte dei suoi spazi al Centro diurno e agli anziani che vi vorranno accedere». Il grosso vantaggio di questa soluzione, sottolinea Chiara Donati, «è la possibilità di creare delle belle sinergie fra bambini e anziani, in modo da arricchire le vite di entrambe le "categorie", contando in più sul fatto che in parte parliamo di nonni e nipoti».
Inizialmente il Centro diurno aprirà solo il martedì e il giovedì dalle 9 alle 17.