Nuova lettera dei proprietari di rustici sui monti di Pila e Costa al Municipio, secondo i quali il progetto merita il massimo supporto
"Non siamo i cugini poveri di Rasa. Anche noi ospitiamo una struttura turistica, Al Forno, che dispone di ben 56 posti letto e una società, la Centorustici, che affitta svariati cascinali. A Costa esiste pure un grottino dove la maggior parte della clientela ci arriva utilizzando la funivia. Non da ultimo pure le strutture ricettive del monte Comino beneficiano del nostro impianto". Questo, in grandi linee, l’incipit della seconda lettera inviata dai proprietari d’immobili di Pila e Costa (Centovalli) al locale Municipio; lettera che segue, di alcuni mesi, la consegna di una petizione sottoscritta da una novantina d’interessati e la relativa risposta dell’esecutivo. "Viviamo con non poche difficoltà la mancanza del trasporto a fune; amiamo i monti e non vogliamo in alcun modo perdere l’occasione di riavere la funivia come collegamento. Comprendiamo le difficoltà economiche a sostenere un servizio pubblico come quello in questione e le vostre preoccupazioni per il futuro; siamo tuttavia convinti che il progetto meriti il massimo supporto, per il grande impatto che ha sulla regione". L’auspicio dei proprietari di case e cascine è che il futuro impianto "sia supportato da una moderna tecnologia atta ad automatizzare il più possibile il servizio e contenere i costi di gestione a lungo termine. Avere – come negli ultimi anni – due persone al servizio di una funivia così piccola non aiuta di certo la sostenibilità della stessa ma dà pur sempre un contributo sociale".
D’accordo sull’idea del Municipio di "dare uno stile e un appeal unico alla funivia per attrarre più turisti", i firmatari non condividono l’affermazione, secondo la quale "pensare di realizzare un impianto solo per i residenti e proprietari di case secondarie è fallimentare. Questo secondo noi, è spregiativo nei confronti di chi negli anni continua a vivere sui monti d’Intragna o ha investito risorse per avere la propria residenza secondaria (supportata dal servizio via fune) lassù. Abitanti e case di vacanza, non dimenticatelo, portano vita, cura e un certo ritorno economico nella regione. Le funivie di Vosa e Cremaso, sono l’esempio di come un collegamento offerto ai soli abbonati offra un servizio sostenibile negli anni". Non manca, in questa seconda lettera, una frecciatina alla strada d’accesso alla località di Costa: "Ha il grosso deficit di non offrire sufficienti parcheggi. Addirittura a Costa i pochi posti auto hanno un limite orario di due ore, il che non aiuta certo chi si reca nel proprio rustico, perché solitamente ci resta per molto più tempo. La mancanza della funivia porterà il Comune a dover investire ingenti cifre per potenziare i parcheggi sulle strade dei monti, in modo da garantire un minimo servizio ai residenti. Questo però non segue i dettami della politica federale per incentivare l’uso dei trasporti pubblici e ridurre quelli privati. Non dimentichiamo che molti turisti raggiungono le Centovalli in treno o con il postale". Grati al Comune per il servizio trasporto merci assicurato in questi mesi, i firmatari concludono ribadendo come "il trasporto persone sia ciò che davvero serve, soprattutto per chi fatica (per l’età o problemi di salute) a camminare sui sentieri di montagna. Speriamo vivamente che come esecutivo prendiate a cuore anche queste piccole frazioni dando loro l’importanza che meritano".