Inaugurata l’opera – che cambia continuamente – concepita dai giovani artisti locarnesi Saul Savarino e Nicholas Andina
Il nuovo sottopasso dal nome "MYNUSIO - Alla riscoperta del sottopasso perduto", opera dei due giovani artisti locarnesi Saul Savarino e Nicholas Andina, è stato inaugurato negli scorsi giorni in occasione del recente mercatino natalizio Acam. L’opera è il risultato di un concorso di idee promosso dal Municipio di Minusio nel 2017. Obiettivo allora era la ricerca di una qualsiasi idea, spunto o proposta di destinazione, per abbellire questo spazio e far sì che il percorso potesse essere maggiormente frequentato. Il concorso era pure finalizzato a coinvolgere la popolazione, a rafforzare il senso di appartenenza alla realtà comunale, come pure a promuovere e valorizzare lo spazio comune.
Il Municipio ha premiato l’idea che meglio rispondeva ai suoi obiettivi iniziali, primo fra tutti l’attrattività del sottopasso come opera di rivalorizzazione dello spazio pubblico, tenuto conto della sua originalità e fattibilità realizzativa, in senso anche economico. Per la realizzazione di questa innovativa opera di arredo, nel 2020 il Consiglio comunale aveva stanziato un credito di 124mila franchi. Su preavviso di un’apposita giuria, ne è quindi scaturito vincitore il progetto "MYNUSIO". Progetto che consiste in un’idea di spazio espositivo articolato su tre tematiche: idealmente, chi attraversa tale spazio o vi sosta ne diventa protagonista, rendendo l’installazione al contempo mutevole nel tempo e soggettiva.
L’idea progettuale è incentrata su tre livelli. Il primo sviluppa un concetto estetico e, contemporaneamente, di sicurezza, grazie a una sinuosa striscia luminosa che scolpisce e illumina lo spazio del soffitto. Le pareti e il pavimento sono tinteggiati di bianco, al fine di rendere attrattivo e sicuro il sottopasso. Il secondo livello promuove la curiosità e lo stupore dell’utente: nell’attraversare il sottopasso, ogni movimento contribuisce a creare differenti effetti sonori, appositamente rielaborati da effetti speciali, che rendono lo spazio in costante mutazione, mai uguale a sé stesso. Il terzo invoglia a sostare nel sottopasso, attraverso la dotazione di amplificatori, diffusori di musica ed effetti sonori.
Il nome dato al progetto, "MYNUSIO", sta proprio a evocare il fatto che i fruitori saranno i principali attori dell’opera utilizzandola e in qualche modo completandola.