Alta la partecipazione al voto: del 71,55%. Bocciate entrambe le risoluzioni che il Consiglio comunale aveva adottato il 20 giugno
Due "no" sono usciti dalle urne di Cevio sul doppio voto referendario, che ha visto una partecipazione del 71,55% degli aventi diritto. Il che significa due "sì" popolari alle motivazioni dei comitati contrari alle due risoluzioni adottate dal Consiglio comunale il 22 giugno scorso.
La prima, e più importante per peso specifico, riguarda la convenzione con il Patriziato di Bignasco per il progetto e la locazione della nuova sede di Scuola elementare; la seconda, non meno discussa in sede di "campagna", è relativa alla vendita per trattativa diretta di un terreno comunale con cui originariamente il Comune intendeva perseguire scopi di interesse pubblico (ad esempio favorendo chi intendesse stabilirsi a Cevio), ma che più tardi si è deciso di vendere per trattativa diretta, secondo i referendisti "a un’immobiliare che vorrebbe costruirci una palazzina e sette casette monofamiliari con piccolo giardino da vendere a circa 800mila franchi l’una".
Il primo tema (la scuola) si è risolto alle urne a favore dei "no" con un testa a testa decisamente tirato: Su 819 iscritti in catalogo, 586 cittadini hanno espresso la loro preferenza: 294 con un voto negativo e 277 con un voto positivo. Il secondo, allo stesso modo, ha favorito i contrari alla vendita per trattativa diretta del terreno, ma con uno scarto più significativo: 353 "no" contro 217 "sì".