Locarnese

In un libro la missione di Giò, l’orsetto della Polcomunale

Locarno: nata da un’idea dell’ex comandante Bossalini, la figura accompagna gli agenti negli interventi potenzialmente traumatici per i bambini

22 novembre 2022
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Il libro "Orsetto poliziotto di Locarno in missione speciale", scritto da Elena Ruggieri, è stato presentato al Palacinema domenica 20 novembre durante la Giornata internazionale dei diritti dell’Infanzia. I convitati erano circa 250 tra bambini, famiglie, docenti, nonni e agenti di polizia. La pubblicazione, edita da Fontana Edizioni, è patrocinata dalla Città di Locarno.

La presentazione dell’evento è stata curata dal municipale Pierluigi Zanchi, alla presenza della collega Nancy Lunghi, reduce dalla consegna del label Unicef "Locarno città amica dei bambini". Zanchi ha voluto porre l’accento sul grande valore del progetto editoriale, scaturito da un’idea dell’ex comandante Dimitri Bossalini, che si è fatto ispirare dai colleghi dei Paesi Bassi e da quelli canadesi nell’utilizzare, in caso di eventi traumatici, una simpatica e tenera mascotte a forma di orsetto. Costruire fin dai primi anni di vita relazioni improntate su valori e bisogni che sono universali e reciproci è la base per forgiare in futuro adulti che siano veramente esempi positivi per i più giovani; lo ha sottolineato lo stesso Zanchi.

Durante la narrazione semiteatrale intervallata da alcuni momenti musicali curati dai musicisti Danilo Moccia e Alessio Canino, Elena Ruggieri, con l’utilizzo di alcune marionette, ha raccontato le azioni che l’orsetto Giò (il cui nome deriva dalla parola "coraggio") svolge in Città nei vari momenti della sua giornata. Il peluche è divenuto uno strumento di lavoro che "vive", in veste di agente, alcune situazioni particolari, tra cui lo smarrimento di una bambina, l’incidente stradale con il coinvolgimento di un bambino o l’incontro con una persona anziana. L’intento è stato proprio quello di portare l’attenzione del pubblico sulla figura dell’agente di prossimità, portatore di gentilezza, ascolto, empatia, condivisione, inclusione e aiuto reciproco.

Il libro, come l’orsetto, sono strumenti di lavoro indispensabili per creare fiducia fra la polizia e la cittadinanza e trasformare la parola "paura" in "speranza".

Il grande lavoro di squadra si è basato dapprima sulle interviste avvenute tra Elena Ruggieri e gli agenti di quartiere, presenti in sala, e sulla raccolta di alcune testimonianze, che si ritrovano in una narrazione semplice. Successivamente il racconto ha acquisito un ulteriore valore grazie all’ottimo lavoro grafico dell’artista Ivana Vitali, che è riuscita a cogliere l’essenza della storia, traducendola in immagini a colori, ricche di significato. Si è voluto anche scegliere il font adatto affinché la lettura sia accessibile a tutti.

Parte dei proventi della vendita del libro andranno a favore della Fondazione della Svizzera italiana per l’aiuto, il sostegno e la protezione dell’infanzia (Aspi), il cui direttore Gian Michele Zeolla ha partecipato alla presentazione portando il suo saluto.

Ora l’obiettivo, da perseguire in collaborazione con la Direzione delle Scuole comunali, nella persona di Cristina Zeeb, è diffondere la lettura del libretto nelle classi della scuola dell’infanzia.