Il progetto suscita critiche soprattutto su una delle sponde del riale Scortighèe, dove la struttura sarà addossata a una casa privata
Il progetto per la futura passerella ciclopedonale di collegamento tra la campagna di Verscio e quella di Tegna è finita sotto il fuoco incrociato di due opposizioni; una per ogni lato del riale Scortighèe, che la stessa dovrà attraversare. La struttura, che verrà a costare circa 2,4 milioni di franchi e per la quale è già stato approvato dal Consiglio comunale di Terre di Pedemonte il credito di costruzione, suscita parecchie perplessità e una pioggia di critiche. Tanto che uno degli opponenti arriva a chiedere l’annullamento della procedura.
Ma partiamo dagli ostacoli sul lato di Tegna. Un confinante dell’area interessata dal futuro manufatto ha inoltrato un’opposizione cautelativa. Obiettivo: ottenere rassicurazione da parte del committente (il Comune) sulla risistemazione del fondo privato, con muri a confine, recinzione e siepe verde, al termine dei lavori di costruzione.
Da Verscio giunge un’opposizione circostanziata, che contesta diversi aspetti del progetto. Per prima cosa, l’opponente segnala un vizio di forma, che – se confermato – renderebbe nulla la procedura: infatti, mancherebbero nella richiesta di licenza alcune indicazioni previste dalla legge.
Va detto che la passerella sarà praticamente addossata a una casa d’abitazione (un pezzo dello spiovente del tetto dovrà essere tagliato) e che verrà espropriata una striscia di 50 centimetri; sarà poi necessario lo spostamento dei posteggi (sette in totale, ma due saranno eliminati), verso l’interno del giardino. Inoltre, il percorso sfiorerà una parete dello stabile: sarà talmente vicino che su quel muro sarà impossibile anche in futuro applicare un cappotto isolante.
Sempre stando alla medesima opposizione, nel progetto della passerella mancano indicazioni dettagliate sull’evacuazione delle acque piovane in corrispondenza con i raccordi alle strade, con il rischio che le stesse finiscano contro la proprietà privata, portando umidità e causando danni.
E ancora: la passerella oscurerà la vista ai due appartamenti della proprietà coinvolta, causando così un abbassamento del valore locativo. Senza dimenticare che ciclisti e pedoni potranno vedere senza problemi cosa avviene sia sulle terrazze dei due alloggi, sia al loro interno. Saranno quindi d’obbligo delle schermature. L’illuminazione a Led creerà inquinamento luminoso ai danni sia degli abitanti della casa, sia della fauna. Un problema che quindi va ben al di là dell’interesse del singolo privato.
Per quanto riguarda i posteggi privati, che saranno ridotti da sette a cinque e che verranno spostati verso il giardino (rubando spazio verde), la legge attuale prevede una corsia di manovra di almeno 5,75 metri: il progetto della passerella, però, riferendosi a una legge ormai superata, prevede solo quattro metri. Ragion per cui il progetto, in questo senso, andrà rivisto, aumentando gli espropri anche sull’altro lato della strada, dove pure si trova una proprietà privata, finora non toccata dalla proposta della nuova struttura. Infine, la riduzione del numero di posteggi potrebbe precludere la possibilità di una futura edificazione su parte della particella coinvolta.
Nell’opposizione ci sono poi questioni legate all’immissione dei rumori durante la fase di cantiere, alla perizia per futura memoria, all’esproprio e ad altri fattori. In via principale, quindi, l’opposizione chiede l’annullamento della procedura; in via subordinata diverse modifiche per appianare gli ostacoli e indennità per espropri, perdita di valore dell’immobile e per altri disagi.
Il progetto della nuova passerella ciclopedonale che unirà le campagne delle frazioni di Verscio e Tegna, scavalcando il riale Scortighèe che divide i due terrazzamenti, prevede l’edificazione di un manufatto di poco più di 130 metri di lunghezza e tre di larghezza. "Le pile e le campate saranno in calcestruzzo armato e andranno a inserirsi in modo armonioso nella vegetazione circostante, ponendosi in continuità con il materiale fluviale sottostante – secondo il Municipio –. Il manufatto sarà dotato di un’illuminazione Led integrata nel corrimano, per nulla dispersiva a salvaguardia dell’ambiente circostante". Per la sua edificazione, lo ricordiamo, il legislativo pedemontano ha accettato di stanziare un credito di 2,4 milioni di franchi (comprensivo dei necessari adattamenti stradali e della posa delle sottostrutture). Nei piani iniziali del Municipio dovrebbe essere consegnata alla popolazione tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.