Locarnese

‘Senza collegamenti adeguati, ogni sforzo risulta vano’

Centovalli, nelle considerazioni iniziali sul preventivo il Municipio ribadisce la necessità di potenziare l’offerta del trasporto pubblico in valle

19 novembre 2022
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Privi di collegamenti pubblici adeguati e sempre più spopolati. Così nei piccoli paesi delle alte Centovalli avanza la desertificazione demografica, che preoccupa il Municipio centovallino e sembra inarrestabile, malgrado le iniziative concrete messe in atto nelle ultime legislature. Le conseguenze, laddove questo fenomeno si è prodotto, si leggono senza fatica nel paesaggio e nelle stesse comunità: si perdono bellezza e peculiarità, viene meno l’unicità, l’anima dei luoghi, la cura del territorio. Anche se qua e là si moltiplicano i segnali di micro-vitalità, con il ritorno di giovani in attività agro-silvo-pastorali o turistiche, e l’arrivo di persone ed energie da fuori. Ma le nuove iniziative, le nuove idee incontrano ostacoli legati in particolar modo alla dislocazione geografica.

Per ora, dunque, non si intravvede ancora la luce in fondo al tunnel. Per l’autorità il calo degli abitanti è fonte di apprensione ma rappresenta, al tempo stesso, una sfida. Se ne parla nell’introduzione al preventivo 2023 dell’ente centovallino, che chiude praticamente a pareggio; l’autorità insiste con misure atte a incentivare l’arrivo di nuove famiglie e progetti mirati a uno sviluppo economico e sociale delle zone discoste.

Altrove sì, qui no

Ne è un esempio la difficile trattativa con l’Ufficio dei trasporti pubblici, la Commissione intercomunale dei trasporti (Cit) e le Fart per ottenere un numero maggiore di corse del treno fino a Camedo. Come è stato fatto altrove, nella vicina Onsernone, ad esempio, in Verzasca, a Muggio o in Capriasca. Realtà che hanno ottenuto, rileva l’esecutivo, orari di trasporto più estesi e fino a tarda notte. La ferrovia che serve le Centovalli, purtroppo, per ragioni legate all’orografia non attraversa tutti i paesi e la spesa del trasporto su rotaia, per il Comune, risulta maggiore rispetto a quella delle valli che sfruttano, invece, collegamenti su gomma (bus).

Le promesse, disattese, del progetto aggregativo

Eppure le rivendicazioni, sin qui inascoltate, del Municipio centovallino erano già contemplate nel progetto aggregativo del 2009, il quale evidenziava fra gli obiettivi primari proprio un miglioramento e un potenziamento delle corse dei mezzi pubblici fino al confine di Camedo. Lo stesso Masterplan Centovalli 2030, quale misura per rallentare lo spopolamento e promuovere la crescita del turismo indicava, chiaramente, questo aspetto. "Purtroppo – osserva il Municipio – quanto postulato dai due Dipartimenti (Istituzioni e Decs) non trova una concretizzazione negli obiettivi del Dipartimento del territorio". La speranza è che, con le elezioni cantonali del prossimo aprile, magari qualche cosa possa cambiare in positivo. Il 2023 sarà pure l’anno conclusivo della mini-legislatura, osserva ancora il Municipio, quando giungerà al termine il mandato quadriennale del Masterplan; occasione per bilanci e riflessioni sulla strategia futura da adottare. E, magari, chissà, per pensare su scala più grande, con un’aggregazione con un polo più forte.

Conti 2023 a pareggio, le prestazioni sociali lasciano il segno

Intanto, a livello di conti, il prossimo anno presenta (con un moltiplicatore all’95%) uscite operative per 5,8 milioni, ricavi per 3,4 e un fabbisogno d’imposta di 2,28 milioni di franchi; con una previsione d’introiti fiscali per 2,27 milioni, le stime portano a un disavanzo insignificante di 6mila franchi. Nelle singole voci del documento contabile si segnala una diminuzione delle spese legate al personale e un incessante aumento dei contributi da versare a enti pubblici. Spicca e preoccupa, una volta ancora, il marcato incremento delle prestazioni complementari Avs, che rappresentano circa il 10% del gettito fiscale comunale. Sull’altro piatto della bilancia, c’è anche una buona notizia: la riduzione dei costi nella gestione dei rifiuti, con conseguente diminuzione del prezzo dei sacchi verdi.

Quanto ai preziosi contributi di localizzazione geografica e di livellamento, il primo prevede una riduzione dell’importo, il secondo dovrebbe aumentare fino a 890mila franchi. Una mano dà e l’altra toglie.