Locarnese

Accordo Città-Bossalini: le strade si separano da subito

Locarno: il comandante della Polcom, da tempo nella bufera per il presunto malfunzionamento del Corpo, ha accettato di andare in prepensionamento

Dimitri Bossalini
(Ti-Press)
2 novembre 2022
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Un accordo per lo scioglimento consensuale del rapporto di lavoro è stato raggiunto fra il Municipio di Locarno e il comandante della Polcomunale Dimitri Bossalini. Non si tratta quindi di un licenziamento propriamente detto, né di dimissioni. Considerato il burrascoso recente passato (e presente) del Corpo, le parti hanno convenuto che è giunto il momento affinché le rispettive strade si separino. Tecnicamente, l’accordo prevede il pensionamento anticipato del comandante.

Al di là dei dettagli dell’accordo, è evidente che sottoscrivendo la proposta della Città Bossalini ha accettato di pagare colpe che non sono solo (e soprattutto non in gran parte) sue. Ma è altrettanto chiaro che l’interruzione del rapporto di lavoro in questo particolare momento è anche la scelta più lucida per un comandante ormai diventato un capro espiatorio.

Allo stesso modo, capro espiatorio era diventato l’ex capodicastero Sicurezza Pierluigi Zanchi, che dopo essersi lungamente difeso, con Bossalini, dagli attacchi incrociati verso il suo operato era stato liberato dal peso della Sicurezza per decisione collegiale del Municipio. La patata bollente della polizia, com’è noto, è passata a Davide Giovannacci, mentre Zanchi potrà occuparsi di Ambiente, Territorio e Città dell’Energia, temi che senza alcun dubbio gli sono molto più congeniali rispetto a quelli legati all’attività del Corpo di polizia.

Va anche aggiunto che Bossalini è attualmente attivo a tempo parziale per questioni di salute, quindi in un qualche modo il distacco della piena operatività è già in atto.

Con l’accordo Città-comandante per il prepensionamento, aumenta dunque il pacchetto di "danni collaterali" che si sono verificati da quando la Polcomunale è finita nella bufera. Fra gli altri – al netto delle inchieste amministrative e dell’audit esterno commissionato dall’IQ Center – figura senz’altro il licenziamento del figlio di Bossalini, deciso dal Municipio a seguito di presunti atti di esibizionismo commessi nell’ambito della sua funzione di agente (funzione che ricopriva già prima dell’arrivo del padre al Comando). Per altro, il figlio ha sempre contestato tutte le accuse e ha ricorso contro la decisione di licenziarlo. Che rispetto alla sua personale vicenda in seno alla Polcomunale permangano dei "non detto" potrebbe essere dimostrato dalla presa di posizione a suo favore firmata da ben 38 colleghi della Polcomunale. Una presa di posizione che per logica si estende anche al papà e che va a sostenere non solo le persone, ma anche la conduzione e il funzionamento del Corpo di polizia comunale.

Nell’attesa che emergano le verità peritali riguardanti l’audit sull’intero Corpo – audit che dovrebbe indicare chiaramente cosa non funziona (e cosa funziona) nella Polcom – le grandi manovre non si fermano. L’ultima, da manuale, è la segnalazione anonima giunta a Palazzo Marcacci riguardo un presunto festino a base di coca al quale avrebbero partecipato ben 5 agenti. Accusa, gravissima, che gli accertamenti avviati dal procuratore generale Pagani hanno però permesso di affossare nel tempo di un "bah" e scaturiti in 5 decreti di non luogo a procedere.

La conferma del Municipio

Conferme della conclusione del rapporto di lavoro giungono dal Municipio tramite una nota inviata ai media. Ecco il contenuto per esteso: "Il Municipio ha preso atto della richiesta di prepensionamento avanzata dal comandante della Polizia comunale cittadina, Dimitri Bossalini. L’accordo sulla conclusione del rapporto d’impiego è stato raggiunto durante un’apposita riunione, che si è svolta nel più sereno dei modi possibili, al termine della quale entrambe le parti hanno raggiunto un punto d’incontro sulla strada da seguire. Una strada tracciata dopo approfondite riflessioni e dopo che nel recente passato il comandante aveva già ventilato l’ipotesi – da ricondurre squisitamente a personali scelte di vita – di richiedere il pensionamento anticipato. In tal senso è stato concordato che il comandante verrà liberato sin da subito dall’obbligo di prestare servizio. Ad interim, il comando sarà assicurato dallo Stato Maggiore della Polizia comunale di Locarno. Nella consapevolezza degli sforzi e dell’impegno che l’assunzione di un simile compito comporta, non solo dal lato operativo, lo Stato Maggiore sarà inoltre affiancato dai consulenti della IQ Center, che potranno accompagnarlo e sostenerlo in particolare per ciò che concerne gli aspetti di coordinamento e organizzativi del corpo".

In conclusione: "Il Municipio cittadino tiene a ringraziare sentitamente il comandante Dimitri Bossalini, classe 1962 e alla testa della Polizia comunale dal 2016, per l’ottimo lavoro svolto in questi anni. Anni in cui ha saputo dimostrare grande dedizione al corpo e al servizio offerto alla popolazione, sia della Città di Locarno, sia dei Comuni convenzionati. Un lavoro rivolto in particolare, ma non solo, nella direzione di una vera e propria Polizia di prossimità, che si dimostri sempre più vicina alla gente, con un occhio e una sensibilità marcati per le questioni e le problematiche riguardanti i giovani. Temi oggigiorno sempre più cruciali, che stanno particolarmente a cuore all’Esecutivo, il quale ha sin da subito sposato l’indirizzo e l’immagine che il comandante, con i suoi agenti e collaboratori, ha voluto e saputo dare al corpo della Polizia della Città di Locarno. Ringraziandolo nuovamente per l’impegno profuso in questi intensi anni, il Municipio augura al comandante Bossalini il meglio per il suo futuro libero da impegni professionali".