La società che gestisce la casa da gioco ha inoltrato la richiesta. Previsti investimenti
Il Gruppo Stadtcasino Baden ha presentato le richieste di licenza per continuare a gestire i casinò di Baden e Locarno. "L’obiettivo – indica la società in una nota – è quello di garantire la continuità del successo dei casinò nella nuova fase di concessione a partire dal 2025. In entrambe le località sono previsti ampi investimenti per renderle ancora più attraenti per gli ospiti".
Alla fine del 2024, le licenze di tutti i 21 casinò svizzeri scadranno a rotazione. Chiunque voglia gestire un casa da gioco in Svizzera a partire dal 2025 deve quindi presentare una domanda per una nuova licenza alla Swiss federal gaming board (Sfgb) entro la fine di ottobre 2022. L’aprile scorso, il governo federale aveva indetto una gara d’appalto per 23 licenze di casinò in zone predefinite.
La Casinò Locarno Sa, che è stata rilevata dal Gruppo Stadtcasino Baden nel settembre del 2022, ha presentato a tempo debito una domanda di licenza B (la struttura è titolare di una concessione B dal 2003).
«Abbiamo iniziato molto bene a Locarno, c’è uno spirito di ottimismo sia tra i dirigenti che tra il personale – afferma Michael Böni, Ceo del Gruppo Stadtcasino Baden e delegato del Consiglio di amministrazione del Casinò Locarno Sa –. Con la presentazione della domanda di licenza, sono previsti anche una serie d’investimenti per Locarno: stiamo progettando di rendere più attraente l’area d’ingresso, di riallineare l’offerta gastronomica e di ampliare l’area di gioco».
La gara d’appalto federale prevede anche la possibilità di richiedere l’estensione della licenza per un casinò online. Il Gruppo Stadtcasino Baden si avvale di questa possibilità in entrambe le sedi. Il casinò online jackpots.ch, gestito dal Grand Casino Baden, è stato il primo casinò svizzero ad andare online nel 2019. Anche il Casinò di Locarno avrà il suo corrispettivo online, casinello.ch.
La Commissione federale case da gioco sta esaminando le domande di licenza ricevute e le sottoporrà al Consiglio federale; quest’ultimo deciderà entro l’autunno del 2023. In questo modo gli offerenti che si aggiudicheranno la gara avranno un anno di tempo per prepararsi all’avvio delle operazioni sulla base della nuova concessione.