Locarnese

Per la sicurezza in zona Rotonda, incontro Locarno-Cantone

Dopo i cinque arresti per l’aggressione filmata con il cellulare, considerazioni (tra videosorveglianza e urbanistica) del municipale Pierluigi Zanchi

Spazio vuoto: soluzioni (e contenuti) cercansi
(Ti-Press)
16 ottobre 2022
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Venerdì scorso due arresti. Nel weekend altri tre. Sono cinque le persone finite in manette per il pestaggio avvenuto nella Rotonda di Piazza Castello a Locarno nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre. Un pestaggio ripreso da alcuni testimoni in un video poi rimbalzato sui social media e sui siti d’informazione.
Vittima della furia del branco, un 26enne srilankese, richiedente l’asilo e assegnato a un cantone della Svizzera tedesca.
La segnalazione dei tre nuovi arresti arriva direttamente dalla Polizia cantonale e dal Ministero pubblico, che in una nota inviata i media specificano che dopo i primi due fermi "sono state celermente identificate e arrestate provvisoriamente anche altre tre persone. Si tratta di un 30enne cittadino italiano e di un 27enne cittadino svizzero, residenti nel Locarnese, nonché di un 22enne cittadino italiano residente in Italia".
Mentre venerdì le manette erano scattate ai polsi di un 23enne cittadino italiano e marocchino e di un 22enne cittadino italiano, entrambi residenti nel Locarnese. Questo primo fermo è stato effettuato in territorio di Minusio, nell’ambito del dispositivo di ricerca coordinato dalla Polizia cantonale. Le ipotesi di reato nei confronti delle persone fermate sono al momento quelle di aggressione e rissa.
L’inchiesta dovrà ora stabilire le responsabilità dei cinque che quella notte, in Rotonda, si sono scagliati contro il 26enne, colpendolo con pietre e facendolo finire a terra. Alcuni di loro avevano poi infierito con calci e pugni, ma anche colpendo ripetutamente la loro vittima con uno skateboard. Una violenza inaudita che aveva fatto il giro del web e che aveva suscitato sdegno da più parti.
Non sono mancati neppure i quesiti sulla questione della violenza giovanile e della sicurezza nella zona. Ricordiamo infatti che in precedenza nella Rotonda erano avvenuti altri episodi simili. Uno di questi, lo scorso mese di dicembre, era sfociato in un processo con i due imputati condannati per aggressione su un 18enne; imputati che hanno interposto ricorso e quindi dovranno comparire di fronte alla Corte d’appello e revisione penale.

‘In zona gli interventi sono calati del 30 per cento’

Sul tema della sicurezza a Locarno, nei prossimi giorni è previsto un incontro tra rappresentanti del Municipio cittadino e il consigliere di Stato Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni.
Un appuntamento che ci viene confermato dal capo del dicastero sicurezza Pierluigi Zanchi: «So che verranno presentati a Gobbi i risultati di un rapporto che abbiamo fatto stilare dalla nostra Polizia. Un documento che elenca le attività svolte, tra controlli, fermi di persone e verifiche, nella zona tra la Rotonda di Piazza Castello e via Rusca». Una zona frequentata da molti giovani, soprattutto la sera e la notte nei fine settimana.

Cosa emerge? «In sostanza il numero di interventi è sceso del trenta per cento. Come possono testimoniare anche gli esercenti che lavorano in zona, la situazione negli ultimi cinque anni è migliorata. Devo inoltre confermare che la collaborazione tra la Polizia cittadina e gli agenti della Cantonale, in atto da tempo, sta funzionando a soddisfazione di entrambe le parti».
Tuttavia episodi come quello avvenuto poco più di una settimana fa sembrerebbero smentire questi dati: «Purtroppo penso che sia impossibile ridurre a zero il rischio che fatti simili avvengano. Dal video si deduce che rissa e pestaggio durano un centinaio di secondi... Va detto che quella sera, dieci minuti prima una pattuglia è passata di lì per il normale servizio di ronda».

‘Riqualificare per una migliore fruizione’

Aumentare la videosorveglianza? «Premetto che gli inquirenti sono risaliti all’identità dei due presunti aggressori fermati venerdì scorso anche grazie ai filmati delle telecamere della città, acquisiti dalla Polizia. Per quanto riguarda il sedime all’interno della Rotonda, ricordo che è di proprietà del Cantone. Il Consiglio comunale di Locarno ha approvato il credito per l’acquisto e quindi diventerà di proprietà della Città. Stiamo già pensando alla posa di telecamere per la videosorveglianza. Ma allo stesso tempo, bisognerà procedere con una riqualifica del sedime interno, dandogli una maggiore e migliore fruizione. Con un buon progetto e quindi portando attività capaci di animare positivamente lo spiazzo, riusciremo anche a creare le premesse per un maggior controllo, seppur indiretto. In altre parole, un controllo svolto dagli stessi utilizzatori della futura Rotonda».

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