Locarnese

Agie Losone, un ritorno al passato guardando al futuro

Inaugurato il nuovo stabile amministrativo, primo passo di una strategia di consolidamento allo Zandone per un investimento totale di circa 35 milioni

14 ottobre 2022
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Spazi curati, luminosi, moderni e funzionali. Dagli uffici open space che paiono infiniti – ma nei quali le geometrie sono sapientemente distribuite per restituire, nel limite del possibile, un’opposta sensazione di intimità – posti lungo il perimetro dell’edificio per catturare la luce naturale, alle più interne sale riunioni (9), passando per due aree "sociali". Il tutto distribuito su 4’000 metri quadrati, per una capacità totale di circa 270 posti.

È così che si presenta, dopo circa 17 mesi di lavori, il nuovo stabile amministrativo della Gf Machining Solutions (Agie Charmilles Sa), azienda leader al mondo nell’offerta di soluzioni complete per i produttori di componenti, strumenti di precisione e per l’industria degli stampi. Una delle ditte, con i suoi 480 impiegati, più grandi del Ticino e divenuta ormai una sorta di istituzione per il comune di Losone. Dove, come confermato dal Ceo Andreas Müller e come dimostrano gli investimenti (effettuati e futuri) di circa 35 milioni di franchi per ammodernare le infrastrutture losonesi, «la nostra azienda vede il suo futuro».

Più precisamente nella zona industriale dello Zandone, dove già si trovava il reparto produzione e dove oggi è stata appunto inaugurata ufficialmente la nuova ala per l’amministrazione. Un primo passo verso l’unificazione dei siti – nella vecchia sede dei Saleggi rimane solo il centro di formazione e l’esposizione per i clienti, i quali verranno portati allo Zandone in un secondo momento – che, come sottolineato dal consigliere di Stato Christian Vitta, rappresenta «un ritorno al passato guardando al futuro», «un segno tangibile della presenza del gruppo Georg Fischer sul nostro territorio» e «rafforza il tessuto economico del canton Ticino».

E, come rimarcato dal sindaco Ivan Catarin («per il nostro comune l’Agie è sempre stata l’azienda di riferimento, quella con la A maiuscola»), anche quello di Losone.

‘Difficile prevedere il futuro, ma la presenza in Ticino non è in discussione’

Come detto, quella appena conclusa è stata solo la prima tappa «della strategia di consolidamento allo Zandone – ci spiega Juri Cugini, Head of Operations di Gf Machining Solutions – che prevede poi il rinnovo di altre due importanti aree della produzione, ossia lo stabile di imballaggio (per il quale è stata rilasciata negli scorsi giorni la licenza edilizia) e l’ala est (ben 16mila metri quadrati edificati negli anni 70), dove concentreremo tutte le attività. Quest’ultima fase rappresenterà una sfida non indifferente nella gestione del cantiere – che verrà portato avanti mantenendo l’operatività – ma allo stesso tempo ci permetterà di migliorare nettamente i flussi logistici e aumentare l’efficienza produttiva, aspetti fondamentali per restare attrattivi e competitivi sul mercato internazionale pur rimanendo, come vogliamo, in Svizzera».

I lavori dovrebbero iniziare tra circa un anno, per concludersi a cavallo del 2024-2025. L’importante investimento totale di circa 35 milioni, sta a significare che l’azienda, nonostante pandemia, guerra e crisi energetica, finanziariamente sta bene e che la presenza a Losone è garantita? «Non possiamo parlare di cifre, ma dall’ultima crisi del 2008 lo stabilimento di Losone è cresciuto e si è stabilizzato nel tempo. Diciamo che le difficoltà principali degli ultimi anni più che alla vendita, sono legate all’approvvigionamento dei materiali, il che si ripercuote sul processo produttivo. Quanto alla questione energia, abbiamo istituito delle unità di preparazione alla possibile crisi, molto dipenderà dalle strategie a livello federale, perché rispetto a un contingentamento, degli spegnimenti controllati ci creerebbero più difficoltà. Cosa succederà in questo ambito e in generale, è difficile prevederlo, quel che è certo è che con questi investimenti, Georg Fischer dimostra la volontà di essere presente in Ticino, in maniera importante e duratura».